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Matrix: The next day
di Marco Magni

dell'I.T.C.G.P.A. Argentia di Gorgonzola

Primo premio della IV Edizione

Giuria della IV edizione:

    BD14754_.GIF (176 byte)  Lara Fremder, sceneggiatrice cinematografica
    BD14754_.GIF (176 byte)   Marina Spada, regista e docente presso la Scuola di Cinema di Milano
    BD14754_.GIF (176 byte)  Giovanni Crocé, segretario nazionale della FEDIC - Federazione Italiana dei Cineclub


Primo premio (ex-aequo): Marco Magni dell'I.T.C.G.P.A. Argentia di Gorgonzola
Motivazione: per l'approfondita analisi e la capacità di svolgere una critica anche in termini di immagine.

Neo, giovane programmatore di computer, nonché, a tempo perso, hacker, viene contattato e poi coinvolto nelle loro attività da una banda di "terroristi cibernetici" capitanata da Morpheus. La cosa lo mette in pericolo, dal momento che d'ora in avanti si trova ad avere a che fare con un corpo di agenti speciali preposti a vigilare sul mantenimento del segreto della realtà virtuale rappresentato da Matrix. L'umanità, infatti, crede semplicemente di vivere nella realtà (che tutti noi abbiamo sotto gli occhi quotidianamente: casa, ufficio, famiglia, divertimenti …) mentre invece il mondo è stato distrutto e l'umanità tratta in schiavitù da una sofisticatissima generazione di computer, che ha creato una realtà fittizia, virtuale, generata da un'apposita interfaccia di nome Matrix, allo scopo di tenere soggiogati gli esseri umani. Morpheus e i suoi uomini sono alla ricerca dell'"eletto", colui il quale potrebbe portarli alla vittoria. Credono di averlo trovato in Neo: il ragazzo, dapprima dubbioso sul nuovo ruolo assegnatogli, diventerà il leader del gruppo, portando l'umanità al riscatto sulle macchine.
Matrix è, nonostante appaia come qualcosa d'altro, cinema; cinema spettacolare nella concezione attuale del termine: lo sguardo frazionato tra il cartoccio di popcorn e le ultime novità nel campo dei videogiochi, oscillante tra il baracconesco del versante visivo e il tedioso di quello narrativo.
La storia conta poco in questo genere di film: nel caso di Matrix l'uso massiccio di immagini digitali comunica che il mondo in cui viviamo non esiste (come insegnano le filosofie orientali) e che la realtà virtuale è un incubo. Matrix è un cocktail che utilizza, quale ingrediente di base, il principio della nota storiella cinese dell'imperatore che sognava di essere una farfalla, ma che poteva essere la farfalla a sognare di essere l'imperatore, shakerato in stile videogame e insaporito con elementi da "Alice nel paese delle meraviglie" (il Bianconiglio: "Segui il coniglio bianco" sussurra Trinity a Neo in discoteca), filosofie orientali assortite e pasticciate (Neo come una sorta di "Kundun"), un pizzico di cristologia (morte e "resurrezione per amore" di Neo) e uno di ambientalismo (la tirata dell'agente Smith sull'impatto ambientale della specie umana rispetto alle altre), suggestioni dall'epopea di Star Wars (Morpheus come Obi Wan Kenobi) e dalle ambientazioni ridleyscottiane di Alien e Blade Runner, coreografie secondo la tradizionale ricetta hongkonghese (curate dall'espero Yuen Wo Ping) e teorie del complotto secondo la tradizionale ricetta americana (il programma Matrix come Pleasantville o come la Seahaven di Truman Burbank). Un gran calderone di luoghi comuni, a tratti confuso e a tratti di un semplicismo disarmante, che maschera una elementare storiella di belli, buoni e bravi salvatori del mondo contro tenaci, spietati, burocratici e spersonalizzati villain con gli occhiali scuri anche di notte.

"Matrix è la concezione di un mondo perfetto. Ti sei mai fermato ad osservare la sua bellezza, la sua genialità? La prima Matrix era un mondo reale in cui tutti vivevano felici e contenti. Era un mondo umano dove non si soffriva e tutto era difficile. Il genere umano riconosce proprio un mondo di sofferenza. C'è stato un errore nel linguaggio di programmazione. Matrix è stata riprogettata all'apice della vostra civiltà. Avete fatto il vostro tempo. Il futuro è il nostro tempo. Mai mandare un essere umano a svolgere il lavoro che potrebbe fare una macchina.
Noi abbiamo tentato di classificare le specie. Abbiamo capito che in realtà non siete dei mammiferi, perché vi comportate diversamente da tutti gli altri mammiferi. I mammiferi sviluppano un equilibrio con l'ambiente circostante, voi, invece, vi insediate in una zona e la sfruttate al massimo, finché la inquinate ed essa non è più in grado di ospitarvi. Allora vi spostate in un'altra zona per compiervi la stessa azione devastatrice. Altri esseri compiono la vostra stessa azione: i virus. Gli esseri umani sono un'infezione estesa, un cancro. Noi ne siamo la cura. Voglio essere sincero con te fino in fondo: odio questa realtà, questa prigione, questo zoo. Io voglio andarmene da qui, voglio essere libero".


Matrix presenta un sostrato contenutistico – filosofico fortemente pasquale.
Innanzitutto la nave dei ribelli è denominata Nabucodonosor, con riferimento al secondo re di Babilonia, che per primo sottomise la Palestina nel 586 a. C. e fece deportare gli Ebrei dopo l'assedio di Gerusalemme nel 581 a. C. , rendendoli schiavi.
Anagrammando la parola Neo, si ottiene One, termine inglese che tradotto in italiano significa "uno", cioè Dio per la cultura anglosassone. Lo stesso amico di Neo, quando si reca a casa sua chiedendogli di procurargli illegalmente un file, lo definisce come il suo "Gesù Cristo personale".
Apoc rappresenta l'Apocalisse: in alcuni versetti della Bibbia è descritta la scena in cui alla sua morte ci sarà solo ombra e tenebre.
Analizzando la parola Cyfer si possono riscontrare diversi significati; il più importante è Lucifero, il cherubino della luce che secondo la Bibbia divenne il capo degli angeli ribelli e stabilì la sua dimora all'Inferno (Satana). Cyfer, sotto alcuni punti di vista, impersona anche Giuda, l'apostolo che con in bacio tradì Gesù Cristo consegnandolo ai soldati romani, così come lui ha tradito i ribelli consegnandoli a Matrix. Prima che tradisse i suoi compagni, Cyfer offrì a Neo un liquore molto forte, distillato direttamente sull'astronave: "ottimo per lubrificare i motori ed uccidere le cellule cerebrali". Esaminando la suddetta affermazione, traspare un'eclatante legame tra la malvagità e la droga, entrambe problematiche del mondo attuale. Cyfer sfoga tutto il suo malessere sugli amici, così come fece Caino, primogenito di Adamo ed Eva, che uccise per gelosia il fratello Abele e fu maledetto da Dio con la sua discendenza (Genesi, 4, 1 – 17).

"Dopo nove anni ho capito che l'ignoranza è un bene: Matrix mi farà credere che questa bistecca sia succosa o che abbia un determinato sapore: non voglio più pensare a tutto ciò, voglio solo tornare alla situazione di ignoranza in cui mi trovavo prima che iniziasse tutto questo.
Sono stanco di sentire freddo, di questa guerra, di questa nave. La chiami libertà questa? Obbedire sempre agli ordini di Morpheus ... Ci ha ingannati, Trinity. Ritengo che Matrix sia più reale di questo spinotto. Non odiarmi, sono solo un messaggero.
Come può essere l'eletto se ci resta secco? Se è veramente l'eletto, un miracolo lo salverà".


Morpheus (Morfeo), il dio dei Sogni nella mitologia greca e latina; in Matrix ha il potere di far addormentare e risvegliare le persone:

"Matrix è tutto ciò che vedi. Matrix è ovunque intorno a noi. Matrix è in me come è in te. La verità è che tutti noi siamo degli schiavi. Il mondo in cui viviamo è una prigione per la nostra mente. Dovrai scoprire con i tuoi occhi cos'è Matrix. Matrix non è in grado di dirti esattamente chi sei: questa è la differenza tra gli uomini e le macchine. Sei tu che devi attraversare la soglia. Io te la posso solo indicare. All'interno di Matrix tutti sono agenti e tutti non lo sono. Dove loro hanno fallito tu vincerai. Devono rispettare delle regole imposte da Matrix e per questo non saranno mai forti. Una cosa è conoscere il sentiero giusto, un'altra è imboccarlo.
Finché Matrix esisterà, la razza umana non sarà mai libera. Alcuni di noi hanno trascorso tutta la vita ad esplorare Matrix per cercare lui".


Secondo il parere di alcuni teologi, Morpheus rappresenta anche Giovanni Battista, in quanto la scena del film in cui Neo viene provvisto di spinotti sulla schiena può essere interpretata come una allegorica forma di battesimo; a conferma di ciò, l'episodio in cui Neo si risveglia e domanda se sia morto, ma Morpheus gli risponde tutt'altro.
Trinity, come si intuisce dal nome stesso, rappresenta la Trinità, uno in tre persone uguali e distinte, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo: Neo è costretto a ubbidirle, in quanto, dopo Morpheus, Trinity è l'ufficiale con grado maggiore presente sull'astronave. Le stesse considerazioni valgono per l'episodio evangelico in cui Gesù si trova nell'orto dei Getsèmani ed è obbligato a compiere la volontà del Padre, in caso contrario sarebbe finito all'Inferno: "Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu " (Matteo, 39).
Il numero dei secondi in cui Neo rimane privo di vita (39 secondi) è pari al numero di ore in cui Gesù Cristo è rimasto sulla Croce (39 ore, dalle 3.00 di venerdì pomeriggio alle 6.00 di domenica mattina). Quando Gesù è morto, prima di salire al cielo alla Destra del Padre, è disceso nell'Ade a liberare le anime dei peccatori; lo stesso ha fatto Neo quando si è buttato nel corpo dell'agente Smith: prima che quest'ultimo esplodesse, diverse escrescenze hanno attraversato la sua pelle (riferimento alle anime dei peccatori liberati).
Il bacio di Trinity, grazie al quale Neo risorge, può essere paragonato al soffio vitale con cui Dio ha dato la vita ad una palla di fango, trasformandola nell'uomo.

"So perché sei qui, cosa stai facendo, cosa stai cercando, perché non dormi, perché lavori al computer di notte. Stai cercando la domanda alla risposta che ti opprime. Che cos'è Matrix? Ti sta cercando e presto ti troverà, se lo vorrai.
Non ho più paura ormai. L'Oracolo mi ha detto che l'uomo che avrei amato sarebbe stato l'eletto. Non te ne puoi andare perché io ti amo".


"Costui è veramente l'eletto", commentarono i ribelli quando Neo salvò Trinity da morte sicura; scena riconducibile all'episodio evangelico che narra la morte di Gesù: "Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di Santi morti risuscitarono. E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: << Davvero costui era Figlio di Dio >>" (Matteo, 51 –54).
La scena finale del film, nella quale Neo aggancia la cornetta e sale al Cielo, è paragonabile alla Pentecoste (festa che si celebra cinquanta giorni dopo la Pasqua per ricordare la discesa dello Spirito Santo sulla comunità dei fedeli), momento in cui Gesù siede alla Destra del Padre e le sorti del mondo dipenderanno solo dal comportamento assunto dagli uomini, corretto o meno che esso sia: "Mi è stato dato ogni potere in Cielo e in Terra. Andate dunque ed ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo " (Matteo, 18 – 20).
In Matrix la messa in scena è affidata per la quasi totalità, all'ingegno degli effetti speciali. Si sa ormai quasi tutto, infatti, sui lati tecnici della realizzazione: i duelli con gli attori sospesi nel vuoto (in realtà semplicemente sospesi a dei cavi), le sparatorie riprese a 12.000 fotogrammi al secondo in modo da avere, sullo schermo, una sorta di effetto stroboscopio, macchine da presa lanciate a velocità inaudite (fino a 150 Km/h, pare, cosa che ha fatto stare non poco in apprensione i responsabili dell'assicurazione di Keanu Reeves) e via mirabolando. Il ritmo (almeno quello di alcune sequenze, come quella con Neo e compagni nascosti nell'intercapedine del muro, il salvataggio di Morpheus o il duello finale tra Neo e l'agente Smith) è adrenalinico e giocato sulla contrapposizione visivo / sonoro, volume di fuoco / volume della musica di accompagnamento e dei rumori degli spari, così come suggestiva e intrigante è la scomposizione del movimento, che ricorda gli esperimenti dei futuristi, ma che i fratelli Wachowski affermano di aver tratto dallo stile noto come anime, tipico dell'animazione giapponese. Matrix, in conclusione, rappresenta il cinema come lo intendeva il filosofo tedesco Ludwig Wittgenstein ("Chewingum per la mente"): la logica si riduce ad analisi del linguaggio scientifico, la filosofia non deve elaborare dottrine, ma soltanto tendere al chiarimento delle proposizioni; qualcosa di analogo allo stare di fronte ad un videogame di Lara Croft, tra l'altro molto somigliante, treccia a parte, a Trinity, la protagonista femminile del film.

"So che mi state ascoltando, avverto la vostra presenza. So che avete paura del futuro, di cambiare. Io non conosco il futuro, sono venuto qui solo per farvi vedere.
Ora attaccherò il telefono e vi mostrerò un mondo in cui tutto è possibile, un mondo senza regole, senza confini, senza contatto.
Ciò che accadrà dopo dipenderà solo da voi e da loro".

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