Ballata sensoriale

di Fabio Ciofi

L’occhio che guarda lo sfondo
gli occhi che guardano lo sfondo
non corrisponde non corrispondono
alla pignoleria analitica osservazione
dell’entomologo…
E’ un occhio sono occhi che non esplodono
ricevendo il pulviscolo il particolare
non c’è luce da conquistare
da rimestare nell’iride sensazione…
Di questo occhio di questi occhi
rimane una visione perduta nel vuoto
una fuga verso un’immagine fissa
la vampa di un silenzio artato
non come partecipazione
alla comprensione.
Vede e non si ravvede l’occhio
vedono e non si ravvedono gli occhi
nella scansione sequenziale
è tutto un ritornare all’attimo sovrano
quando vedere era toccare con mano
quando inalare boccate d’aria
era configurare un altro sé un diverso
stampo d’uomo che non è stato.
Occhio riservato occhi riservati
per condivisione di invariato moto
di pressione divenuta fuorviante
oltremodo…
Innata messa a fuoco di un divenire
che ha tradito la prioritaria istanza
una mossa obbligata spacciata

per arbitrio libero una sentenza
immotivata ma vera come lo sfondo
che guarda fisso l’occhio
che guardano fissi gli occhi
privi di profondità mentre la cornice
si sdoppia…


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