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Il condono
di Fabio Ciofi
Guardo le cose in modo insolito.
Con piglio idealista, si direbbe
dal mio punto di vista.
E come se lesistenza non tangesse
le esperienze che esternano
una presenza sottotono
che impiego poco a rintuzzare.
Credo nella radice estetica
del mio peregrinare acido
e immotivato se non da
questioni protofallimentari
che sono di norma eccezionali
solo allinterno di un micromondo,
il mio.
Ma il mio Dio ha usufruito
di una pensione baby
e oggi coltiva un orto
a ortaggi e cereali strani.
Privo del suo monito, vivo
l'etica dellabbandono
illivorito infrango e dileggio.
In attesa del condono. |
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