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La parata
di Fabio Ciofi
Il passo è insicuro lo arguisco
dal tacco che non affonda
duro.
Cè una remora nellincedere
come una folgore secca
stampata fra la palpebra
e locchio ti arresta
questo stanco pensare
a molto morte esigenze.
Negligenze quotidiane assommate,
stratificate alla stregua
di scogli escremento, ammassate
nellaia di una noia colonica
fino al compimento del prodotto
miliare su cui irretire
Silenzio.
Dopo intercettare sfagli daria,
riassettare il corredino cerebrale
sdrucito. Farsi carico di infinito
assuetecnolinguaggio consentire
il cablaggio a fibre fottiche.
Ecco, efficienti a prescindere
dal monomaniacale assicurarsi
di aver chiuso ogni spiraglio,
anche se affiora - ricotta propulsa
da sale inglese - il dettaglio,
che le avremo pur prese,
le nostre precauzioni, figli
dellera dei cloni ci ancoriamo
al porto quieto del comune senso
illuminato allinverso corriamo
il rimorso asimmetrici tagliamo
per dare impulso
Mi lesino il consenso
per spirito di opposizione. |
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