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Allegato B
Seduta n. 388 del 12/11/2003
Pag. 11438


AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO


Interrogazione a risposta in Commissione: VIGNI e BANDOLI.

Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio

- Per sapere -

premesso che:

risulta all'interrogante che la direzione sviluppo sostenibile del ministero dell'ambiente e tutela del territorio e della difesa, attraverso due convenzioni, ha finanziato all'"Ateneo Pontificio Regina Apostolorum" un master in "fondamenti metodologici e antropologici per i problemi ambientali"; gli importi delle due convenzioni stipulate nei mesi di giugno 2002 e di giugno 2003 sono rispettivamente di euro 130.000,00 e di euro 588.000,00; tra gli obiettivi indicati dal master compare "la necessità di approfondire la concezione antropocentrica e integrale dello sviluppo umano secondo la migliore tradizione filosofica e teologica della Chiesa Cattolica"; per l'iscrizione al master è richiesta la laurea o il diploma di scuola superiore; il modulo formativo pubblicizzato su materiali informativi relativi al master è di 240 ore suddivise in 6 moduli didattici di 40 ore ciascuno; risultano iscritti al master circa 70 dipendenti del Ministero dell'ambiente con modalità differenziate (alcuni a titolo gratuito per la frequenza relativa al modulo 120 ore, altri a pagamento per la frequenza all'intero modulo 240 ore); tra le materie che costituiscono il programma, compaiono le seguenti: "Fondamenti antropologici e teologici: quando l'uomo adorava la natura - la nascita delle religioni pagane"; "Ambientalismo e neo-paganesimo nella nuova cultura giovanile"; "Femminismo, ecologismo e controllo delle nascite"; "Difesa dell'ambiente nell'insegnamento magistrale di Giovanni Paolo II"; la trattazione degli argomenti oggetto del master attraverso i materiali didattici distribuiti ai partecipanti viene svolta, ad esempio, attraverso le seguenti tracce: Bomba demografica e relativismo morale "Viviamo un mondo in cui il relativismo morale permette di commettere crimini senza che nessuno avverta la gravità di questi atti. La banalità del male è la caratteristica più drammatica del nostro vivere quotidiano. Siamo anzi al paradosso, alcune di queste azioni malvagie vengono viste dalla comunità mondiale come atti di compassione, di carità, di libertà. Guardiamo per esempio all'aborto. Ogni anno si praticano nel mondo, più di cinquanta milioni di aborti. Di questi almeno trenta avvengono con il consenso delle leggi dei vari Stati. In qualche Paese come la Cina possono essere addirittura obbligatori, in altri esiste una sorta d'incoraggiamento, costituito dall'uso gratuito delle strutture sanitarie pubbliche"; L'effetto serra tra timori e fandonie "Sarà colpa del nuovo millennio che inizia, o forse il fascino intrigante delle storie morbose e catastrofiche, sta di fatto che da un po' di anni a questa parte, molti tra i dirigenti politici, illustri riviste scientifiche, funzionari e dipartimenti di istituzioni internazionali, sostengono che ogni attività umana in cui c'è combustione, genera anidride carbonica e gas-serra che contribuirebbero alla distruzione della civilizzazione, dell'ambiente naturale e della vita umana. In questo contesto la teoria del riscaldamento globale è diventata la mamma di tutte le calamità. Dal semplice innalzamento della temperatura si è passati agli sconvolgimenti climatici su scala planetaria".
La crescita della popolazione è sempre un bene "Da almeno trenta anni la nozione di crescita demografica è stata indicata dal movimento ambientalista come il peggiore dei mali.
In linea con gli insegnamenti erronei e catastrofici del reverendo anglicano Thomas Robert Malthus, i guru del variegato arcipelago ecologista hanno sostenuto che la continua ed inarrestabile crescita della popolazione avrebbe provocato: fame, carestie, povertà, scomparsa delle risorse, affollamento insostenibile del globo, inquinamento e avvelenamento del pianeta.
Disastri prossimi venturi: scenario suggestivo ma falso: per fortuna nostra e del mondo intero, queste drammatiche e spaventose previsioni non si sono mai verificate. Alla prova dei fatti le profezie delle "cassandre verdi" si sono rivelate inaccurate, errate nelle elaborazioni e nel metodo. A distanza di anni neanche una delle situazioni previste si è avverata, anzi in molti casi alla presunta scarsità di risorse, di cibo, di acqua potabile, di materie prime, si è sostituita l'abbondanza delle stesse".
Foreste e biodiversità: I motivi dell'ottimismo "Il governo saggio e lungimirante del creato è cosa diversa dal modo catastrofista e pessimista con cui vengono ancora oggi presentati i problemi ambientali. Il modo responsabile in cui l'umanità cerca di preservare e sviluppare l'ambiente è legittimo, necessario, serve a migliorare la qualità della vita e del suo habitat, permette una maggiore integrazione dell'uomo con le leggi che regolano l'universo. Ciò avviene soprattutto nelle società avanzate dove molto più tempo e investimenti vengono utilizzati per il miglioramento del creato. Al contrario l'ideologia ecologista ed il movimento che la rappresenta specula sui problemi ambientali, utilizza la propaganda per scatenare allarmismo, annunciare calamità, diffondere il panico, alfine di rafforzare il proprio potere politico, per assumere il ruolo di arbitro delle attività umane, per far varare leggi severe contro le attività produttive, per imporre tasse, favorire o penalizzare questo o quel prodotto, e discriminare intere categorie di persone impegnate nelle varie attività lavorative. Purtroppo negli anni passati, almeno in Italia, abbiamo conosciuto solo il lato peggiore dell'ambientalismo. Abbiamo subito l'ideologia di un pensiero unico, oscurantista, antiscientifica, luddista, pessimista, catastrofista, intollerante verso l'uomo e le sue attività. Questo modo di affrontare i problemi ambientali ha frenato il progresso economico e civile e scatenato conflitti frequenti nella comunità sociale"; tale progetto formativo appare improntato da un lato ad elementi fortemente confessionali, dall'altro ad una visione dei problemi ambientali (ad esempio l'effetto serra) in contraddizione con le conoscenze scientifiche e con le politiche indicate dalle convenzioni o dai protocolli internazionali (Kyoto in primis); titoli rilasciati dall'ateneo pontificio Regina Apostolorum non sono immediatamente ed automaticamente riconosciuti come titoli di studio ma è necessario fare istanza di equipollenza in quanto titoli validi esclusivamente su territorio pontificio -:
quali siano state le risorse utilizzate per il finanziamento di tale convenzione; se sia stata effettuata e attraverso quale modalità una selezione per scegliere il progetto di formazione da finanziare; se tale progetto rientri nei piani di formazione e riqualificazione del personale del Ministero per il 2003; se siano state rispettate le norme del Contratto Nazionale del Pubblico Impiego che regolamentano la formazione e la riqualificazione del personale, oggetto di contrattazione sindacale; se il Ministro, prima che fossero sottoscritte le due convenzioni, era già a conoscenza dei contenuti degli argomenti trattati e se non considera tali contenuti in contrasto con i principi di laicità dello Stato e con gli indirizzi di politica ambientale affermati sul piano internazionale; se, e attraverso quali modalità, siano state svolte selezioni per la partecipazione, a titolo gratuito, del personale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio; quale si ritenga possa essere la competenza professionale e/o scientifica che la partecipazione a tale corso farà acquisire al personale del Ministero autorizzato alla frequenza; se la frequenza costituisca un titolo per il personale interno ai fini della riqualificazione professionale, tenuto conto che per validare i titoli di studio rilasciati dall'Ateneo Pontificio è necessario il riconoscimento attraverso la procedura dell'equiparazione.
(5-02609)

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