Il testo nasce dal Convegno Internazionale "Ricordare per divenire.
La memoria educante", del 2002, organizzato dalla Fondazione Ex Campo Fossoli in
collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Carpi, l'Università degli
Studi di Bologna e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.
Della memoria una società potrebbe anche farne a meno e, non per questo, rischierebbe
l'estinzione.
Anzi, per certi versi, tutto potrebbe continuare in modo tranquillo e senza incidenti, con
una monotona identità al riparo da crisi e scompigli. La memoria, quando c'è, è un
elemento di disturbo, suscitato proprio perché vi sia turbamento in un contesto troppo
lineare e troppo rassicurante. La memoria, allora, non è un dato di fatto, magari anche
un rituale, ma una scelta.
La pedagogia della memoria si colloca naturalmente nella più ampia pedagogia della
resistenza alle violenze o alle lusinghe del potere. In una pedagogia simile è necessario
rovesciare il senso delle parole: la tradizione ridiventa il passare nelle mani dei
giovani una memoria fisica, fatta di sapori, odori, colori, musiche e corpi; e la
trasmissione ritorna un veicolo del messaggio di speranza che contrasta il senso
d'impotenza radicato nel quotidiano. Insomma, non conta tanto l'avere memoria quanto
risvegliare nelle giovani generazioni quel pericoloso e sovversivo desiderio di ricordare
grazie al quale quello attuale non è percepito come l'unico mondo possibile ma come uno
dei tanti.
Questo libro costituisce uno strumento completo per vivere la proposta della giornata
della memoria come una tappa attorno alla quale costruire articolati percorsi educativi.
Oltre ad offrire una densa riflessione pedagogica, suggerita dalle voci più autorevoli
della nostra cultura, queste pagine contengono percorsi didattici, una vasta selezione di
suggerimenti, materiali, indirizzi, siti e un testo letterario inedito di struggente
intensità.
Fonti: Fondazione Ex Campo Fossoli, Centro
Psicopedagogico per la Pace e la Gestione dei Conflitti
Pubblicato lunedì, 24 novembre, 2003 da Unimondo |
|