|
Ci sono
uomini sinceramente convinti che il male assoluto della violenza
si possa arginare ed eliminare sviluppando, nel pensiero e
nell'azione, le risposte della nonviolenza. Non sono più
minoranze insignificanti. Stanno crescendo di numero. Sempre più
persone credono nella nonviolenza come mezzo efficace per far
cadere le armi dalle mani dei violenti e hanno il coraggio di
esprimere il proprio dissenso alla guerra e a tutte le forme in
cui si manifesta la politica di violenza. Ma il loro approccio
alla nonviolenza non è uniforme e si presenta con motivazioni e
modi d'espressione differenti.
La questione è affrontata serenamente, da laici e credenti, nei
contributi raccolti in questo libro, in cui si intende
approfondire il nesso tra fede religiosa, visione laica del
mondo e scelta della nonviolenza.
Il libro si può leggere come una risposta ad alcune domande
rimaste implicite, ma che possono essere esplicitate per aiutare
il lettore: La nonviolenza è un modo religioso o laico di
affrontare il mondo? La nonviolenza è una religione, un aspetto
della vita religiosa o soltanto un metodo per la risoluzione dei
conflitti? Quelli che professano una fede o appartenenza a una
religione o chiesa sono naturaliter nonviolenti? La nonviolenza
è efficace solo se crediamo in Dio? Qual è il destino della
nonviolenza in una società futura completamente secolarizzata?
Il volume è uscito grazie all'impegno delle seguenti
associazioni: Associazione Nazionale Amici di Aldo Capitini, MIR,
Movimento Nonviolento, con la cura di Matteo Soccio.
http://unimondo.oneworld.net
|
|