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Gli intellettuali non ci stanno.

Salva calcio o salva adozioni?
Da che parte sta lo Stato?

di Stefania Atzori

 
 

La serrata campagna che Alessandro Maria Fucili, Ennio Montesi e tutto lo staff di LoretoBambino stanno portando avanti affinché il Governo modifichi le attuali norme sull'adozione, (a cominciare dall'abolizione del mercato dei bambini), contrasta enormemente con la proposta di alcuni membri della Lega Calcio e diversi parlamentari, per un decreto salva calcio. Per anni molte squadre hanno evaso il fisco, si sono indebitate a causa di contratti miliardari, e ora i contribuenti, noi cittadini, dovremo forse correre ai ripari attraverso una legge vergognosa in favore di questi club affinché li si aiuti a ripagare debiti scandalosi. Scandalosi nei confronti dei lavoratori, dei risparmiatori e di tante famiglie che per mancanza di denaro non possono adottare un figlio. Tutto ciò lascia alquanto perplessi e indignati. Quando Alessandro Maria Fucili in varie trasmissioni televisive ha cercato di affrontare l'argomento 'adozioni gratis' ha ricevuto pochi consensi, specie da chi ha il potere di smuovere le acque ma che conosce effettivamente poco l'argomento trattato. Alla luce della proposta salva
calcio non possiamo fare a meno di pensare che oggi, il gioco del pallone sia più importante di migliaia di bambini abbandonati negli orfanotrofi di tutto il mondo. Ci fa capire quanto sia irrilevante il senso civile e morale di un paese.
L'Italia ha firmato la Carta internazionale sui diritti del fanciullo, ma
pare trascurabile in un paese dove ciò che conta è avere una posizione
influente, amici potenti e ovviamente molti soldi. Lo Stato stesso, come
sempre molto coerente nelle sue posizioni, sensibilizza l'opinione pubblica attraverso pubblicità progresso volte ad aiutare concretamente anziani, handicappati, malati e bambini. Adottare un minore, secondo gli enti istituzionali, è un gesto di solidarietà civile. In base a questo, un gruppo di persone fortemente motivate decide di battersi affinché lo Stato abolisca il business dei minori attuato oggi in tutte le società cosiddette civili, lotta per la modifica delle attuali leggi che rendono lungo e penoso il percorso che una coppia adottiva deve affrontare, provocando un coro indignato da parte di alcuni esponenti politici e peggio un silenzio omertoso da altri, anziché solidarietà e buon senso. E' difficile da comprendere; è permesso usufruire dei soldi dei cittadini per aiutare degli evasori fiscali altolocati e ci si scandalizza quando si propone di eliminare tutte le spese che gravano su una famiglia che vuole adottare un minore in difficoltà. Ogni cittadino italiano dovrebbe lottare per i valori, per i diritti dell'essere umano, per i diritti dei minori. Ogni Stato deve garantire tutto questo alla sua popolazione e ha la responsabilità, in primis, di eliminare il mercato dei minori. È un obbligo civico ­ sociale.

Cari politici, il calcio può aspettare, i bambini no!

LoretoBambino.it il portale dell'infanzia, delle adozioni, dell'affido e del sociale

Fonte: mailing list News dell'associazione PeaceLink.

 
 
 
 
 

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