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Donne e tecnologie - Dove sbagliammo nel neolitico?

di Riccardo Orioles

   
   

Nell'internet sono in maggioranza le donne, almeno in America. Oggi la percentuale delle navigatrici Usa è attorno al cinquantuno per cento, più o meno la stessa della popolazione femminile Usa. Cinque anni fa, non toccava il trenta per cento. L'ultima volta che le donne sono state così al centro di una tecnologia eravamo nel duemila avanti Cristo e la tecnologia era la fase iniziale dell'agricoltura.
Un periodo complessivamente non male, bisogna dire. Non c'era la mucca pazza (stavamo appena cercando di convincerla a dare un po' di latte). Non c'era l'inquinamento. Non c'era razzismo (tutti onesti neolitici, senza problemi). Non spendevi mezzo stipendio ogni mese per una casa. Non c'era l'Aids e non c'erano neanche religioni e papi: facevi l'amore tranquillamente, quando ti piaceva e come ti piaceva. Una pacchia, insomma. Beh, che non ci fossero religioni non è esatto: in realtà la gente credeva vagamente a qualcosa come una specie di Grande Mamma, ma però senza inferni e senza divieti sessuali, che ognuno s'immaginava a modo suo. Tutte le divinità femminili successive, e in senso lato tutti i personaggi "divinizzati" di sesso femminile (Afrodite, Giunone, la Madonna, e in un certo senso anche Madonna) sono molto più simpatiche dei loro corrispondenti maschili; ci sarebbe moltissimo da riflettere sul perché, nei momenti di stabilità sociale e dunque di autosicurezza diffusa, le attrici con grandi tette sono le piu' venerate. Quasi una pacchia, insomma.
A un certo punto, purtroppo, per una serie di fattori che ora non è il caso di approfondire, le donne hanno perso il controllo della tecnologia. A un certo punto si sono cominciati a vedere in giro dei tizi strani con dei modi di vivere e di pensare decisamente nuovi. Li riconoscevi principalmente dal fanatismo dell'efficienza: qualità totale. Per raggiungerla, s'erano organizzati in modo tale che ognuno faceva sempre una cosa e solo quella (cacciatore, contadino, guerriero, pierre) e c'era un rudimentale management che serviva, secondo loro, a far funzionare perfettamente e senza intoppi la produzione. Full immersion: se fai il contadino o il guerriero, non devi dimenticare il tuo lavoro neanche per un istante: perciò ti diamo una ideologia (o una religione) adatta al tuo mestiere, ti gestiamo noi il tempo libero, ti prepariamo i modelli a cui uniformarti. La televisione, dobbiamo ancora inventarla: ma il resto, c'è quasi tutto. Nella valle felice della Grande Mamma arrivano cosi' gli dei del nuovo mondo maschile. Ce n'e' uno a cui devi pagare la tassa (beh, non direttamente a lui: c'è un sacerdote) prima di andare a cacciare il mammuth, sennò di mammuth non ne prendi; uno che ti fa diventare cieco se ti fai le seghe; uno che decide con chi eventualmente e quando puoi fare l'amore (se controlli questo di un essere umano, controlli tutto); uno che ti spiega perché devi fare quello che dicono il capotribù e lo stregone; e uno che alla fine ti fulmina se non lo fai. E le donne? Zitte e a casa, e ignoranti: uno dei meccanismi principali della società arrivata ora è quello di tenere le donne lontane dalle tecnologie, se no si montano la testa.
Così, per moltissimo tempo (diciamo dall'arrivo degli indoeuropei fino a quindici giorni fa, con quella faccenda dell'internet) il mondo delle donne - e degli uomini - diventa un mondo molto palloso. Uno che comanda, uno che sorveglia e uno che lavora: un mondo così organizzato non puo' essere molto divertente, e difatti chi si diverte - per tutto questo tempo - tende almeno un pochino a essere "peccatore" (altro concetto tipicamente maschile); la storia del mondo moderno è per l'appunto la continua lotta per evitare il più possibile di finire all'inferno (soprattutto negli inferni diciamo così terreni) ogni volta che si fa qualcosa di divertente. Una donna che non è d'accordo con tutto questo è senz'altro una bottana (al mio paese ancora trent'anni fa le bottane, cioè le donne che amavano un uomo che non fosse il marito, potevano essere uccise liberamente). Una donna che sa qualcosa di tecnologia (per esempio come si fa a curare la febbre nel medioevo) invece e'è una strega, e anche lei fino a non molto tempo fa poteva essere uccisa liberamente.
Così il mondo è andato avanti tranquillamente per un sacco di tempo senza donne. Lo sport principale, in tutto questo tempo, è rimasto sempre il vecchio "vediamo-chi-è-il-capobranco" di cui sono fatti la maggior parte (rissa con coltellate fra tifosi, bombardamenti con bombe chissà perché intelligenti, e così via) dei telegiornali. Bene, adesso fra un paio di (anni? secoli? decenni? Mettete una crocetta accanto a quello che vi sembra più probabile) cosi' tutto questo dovrebbe finire. Le donne hanno rimesso le mani sulla tecnologia fondamentale del mondo, e qualcosa ne dovrebbe venire fuori, prima o poi. Mi auguro vivamente che non aboliscano (almeno non del tutto) i siti porno; per il resto, aspetto con curiosità e impazienza di vedere che cosa saranno capaci di fare.

Dalla Catena di San Libero, giovedì 1 luglio 2004.
riccardoorioles@libero.it

   
   
   

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