agli incroci dei venti agli incroci dei venti agli incroci dei venti

 
 
 
 
 
 

Da: grubac@prodigy.net

Frederick Douglass non poteva sapere, 163 anni fa, che le parole da lui pronunciate il 4 luglio 1841 sarebbero state ancora così attuali per 2 milioni di prigionieri incarcerati negli Stati Uniti d’America oggi, 4 luglio 2004. E’ profondamente triste ed immorale che questo Paese celebri oggi la sua libertà, mentre la nega a così tanti esseri umani sul suo stesso suolo e all’estero, dalla Palestina all’Iraq ad Haiti.

Gloria Rubac

 


 
  Che significato ha il 4 di luglio per gli schiavi?
di Frederick Douglass *

Discorso pronunciato il Giorno dell’Indipendenza a Rochester nel 1841

* Ex schiavo, Frederick Douglass divenne il leader del Movimento per l’Abolizione del 19mo secolo

Cittadini, perdonatemi, ma permettetemi di farvi una domanda: perché sono stato chiamato a parlare qui oggi? Cosa ho a che fare io, o coloro che rappresento, con la vostra indipendenza nazionale? I grandi principi di libertà politica e giustizia naturale inclusi nella Dichiarazione di Indipendenza, riguardano forse anche noi?
Questo 4 di luglio è vostro, non mio. Voi potrete anche gioire, ma io non posso che piangere. Trascinare un uomo in catene nel grande tempio illuminato della libertà e chiedergli di unirsi a voi in inni gioiosi è stato un gesto di scherno disumano ed ironia sacrilega. Volete forse burlarvi di me, cittadini, chiedendomi di parlare qui oggi?
Cittadini, sopra al vostro coro festoso io odo i lamenti e i pianti di milioni di persone, le cui catene, pesanti e dolorose ieri sono oggi rese ancora più intollerabili dalle grida di giubilo che giungono fino a loro.
Che significato ha il 4 di luglio per gli schiavi americani? Ecco la risposta: è il giorno che più di ogni altro fa loro vedere le enormi ingiustizie e crudeltà di cui sono vittime costanti.
Per Dio e per gli schiavi la vostra celebrazione è tutta una farsa; la vostra decantata libertà, è un sacrilegio; la vostra grandezza nazionale, è vanità reboante; i vostri suoni di gioia sono vuoti e senza cuore; le vostre denunce di tirannia sono impudenza; le vostre grida di libertà ed uguaglianza, incarnano lo scherno; le vostre preghiere e i vostri inni, i vostri sermoni e i vostri ringraziamenti, con tutte le vostre parate religiose rivestite di solennità, per Dio non sono che parole pompose, imbrogli, inganni, irriverenza ed ipocrisia … un velo sottile per coprire i crimini di una nazione di selvaggi. Non esiste su questa terra un Paese più colpevole di gesti scioccanti e sanguinari di quelli di cui si è macchiato il popolo degli Stati Uniti d’America.
Andate dovunque, cercate in qualsiasi luogo, scandagliate tutte le monarchie e fra i despoti del Vecchio Mondo, viaggiate il Sud America in lungo e in largo, esaminate ogni abuso e quando l’avrete fatto, paragonate tutto ciò agli usi quotidiani di questa nazione e sarete d’accordo con me che, per barbarie rivoltante ed ipocrisia impudente, gli Stati Uniti d’America non hanno rivali.

Traduzione di Arianna Ballotta
 

 
 
 
 
 

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