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Robert Coney torna libero

di Bianca Cerri

 
 

A 76 anni è tornato a camminare per le strade, finalmente libero dopo 41 anni. Quelli che si aspettano di vederlo sorridere beato sono rimasti delusi. Robert Coney, in prigione dal 1962 per una rapina mai commessa, si è limitato a dire che cercherà di riprendere il controllo della propria vita come meglio gli sarà possibile. "Avevo dentro rabbia da vendere, ma non serviva a nulla", ha detto al Lufkin Daily News, quotidiano della cittadina di Lufkin, in Texas.
Interrogato dal vice sceriffo di Angelina nel 1962, Carrol, pur essendo innocente, era stato incarcerato e classificato come reo confesso. Durante gli interrogatori, per costringerlo a "parlare" le forze dell'ordine erano arrivate a fratturargli le mani. Il giudice non aveva creduto che l'uomo avesse confessato un reato non commesso solo perchè incapace di reggere oltre alla tortura.
"Ho ancora davanti agli occhi i volti di coloro che mi torturano", ha detto Coney. Anche i suoi carcerieri abusarono di lui. Al contrario di quanto avviene nei telefilms, dove l'avvocato è sempre pronto a rispondere alla chiamata di un sospetto, Robert Coney vide il suo avvocato solo al momento di entrare in aula per il processo a suo carico. Il suo difensore non s'impegno molto perchè l'imputato non era in grado di pagare. Condannato all'ergastolo, Coney cercò più volte di fuggire ma ogni volta venne ripreso. Tra il personale del carcere, qualcuno aveva capito che l'uomo era innocente e, spinto dalla pietà, si era rivolto ai giudici per farlo liberare.
Tra quelli che sostenevano la tesi dell'innocenza c'era anche un'archivista del carcere di Huntsville, che più di altri si adoperò per lui. "Sono molto riconoscente a quella signora", ha detto Robert Coney appena tornato libero. Grazie alle sollecitazioni dell'impiegata del carcere, un avvocato di Hunstville decise di occuparsi della storia. In tutta la sua vita, avrebbe poi detto David O'Neill, non aveva mai visto nulla di simile.
"Una vita intera in prigione, un incubo divenuto realtà nella moderna America", ha commentato O'Neill. Coney non ha ancora deciso se valga la pena di chiedere risarcimenti e, per ora, vuole recuperare solo un pò del tempo perduto stando con la sua famiglia.
Dal carcere è uscito mano nella mano con la moglie, che, per 41 anni, non aveva smesso di attenderlo.

b.cerri@reporterassociati.org 

Pubblicato in ReporterAssociati 13 agosto 2004
 

 
 
 
 

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