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Testo Zur Kritik
della democrazia politica al modo marxiano Per la critica dell’economia
politica: assunzione del percorso di storia delle dottrine,
smascheramento dell’apparato ideologico e invenzione concettuale nel
rovesciamento della tradizione teorica. Con meno pretese scientifiche e
più radicalità politica.
Democrazia e guerra non è il fuoco del discorso. La democrazia spesso
consegue alla guerra, o da questa viene imposta, ma non ha con essa un
legame organico. Critica della democrazia vuol dire anche critica della
pace.
Seguire il percorso di compimento della democrazia, dal pensiero alla
storia. Lasciando stare la democrazia degli antichi, quella dei moderni
è una soluzione politico-istituzionale fondata teoricamente, anche se
poi dotata di capacità pratiche autocorrettive. Comunque, la critica
della democrazia è possibile oggi per il raggiunto compimento della sua
parabola storica.
Questo compimento ha più un carattere generalmente sociologico che
specificamente politico. La soluzione vincente è stata la tocquevilliana
società democratica. La democrazia continua ad essere “in America’. Lo
Stato democratico, in Europa, si è avviluppato nella sua contraddizione
in termini, senza per fortuna uscirne: lasciando per questo aperte altre
opportunità, alcune colte, alcune fallite, alcune non tentate.
Homo oeconomicus/homo democraticus: stringere il nesso, disarticolarlo e
ricomporlo per sottoporlo a critica di tutto ciò che è. Gli spiriti
animali della democrazia sono al governo, sempre e dovunque, nelle
realizzazioni dell’alternanza, nei progetti di alternativa, nei
tentativi di antagonismo. E’ questo il pensiero politico unico.
Sotto la democrazia politica sta il ceto medio di massa: la medietas tra
le classi in conflitto e i poteri divisi; al centro della società e del
sistema politico. Così l’ultimo capitalismo realizza la democrazia. Non
dunque, oggi, critica della democrazia formale, ma critica della
democrazia reale. Questa non contraddice i suoi principi originari, ma
solo compie il suo inizio.
Il discorso democratico è irrecuperabile per la pratica antagonista.
Perché è tutto funzionale alla gestione del potere. La democrazia
diretta, nella sua attuale declinazione di democrazia immediata –
rapporto verticale tra massa e capo – è ancora più funzionale della
democrazia rappresentativa. E’ contro di questa, infatti, che si è
scatenata la guerra santa dell’antipolitica. Guerra vinta su un fronte
già in piena crisi.
I sistemi politici contemporanei svelano l’enigma della democrazia
politica. Il fondo è dato non dalla sovranità popolare ma dal sovrano
populista. Vince chi meglio esprime questa populace, non più proletaria
ma medio-borghese, divisa a metà nel consenso dentro le società
sviluppate: tra istanze progressiste e pulsioni reazionarie. In comune,
la servitù volontaria.
La democrazia è nemica della differenza. Porta naturalmente in corpo una
vocazione all’unificazione identitaria, massificata e neutralizzata. Per
questa via, è veicolo di spoliticizzazione. Il pluralismo democratico è
la maschera di un fondamentalismo secolarizzato. La mentalità dei più è
pensiero universale. La soluzione democratica del conflitto riunifica
volta a volta la società divisa. Il pensiero della differenza è una
delle più efficaci critiche della democrazia.
Il democraticismo è l’ordine simbolico proprio delle società
contemporanee. E’ la legittimazione democratica che tiene in piedi le
forme di potere. Senza più alternative. Chi non è democratico, deve
diventarlo. La forma – quella che chiamano il valore – universale della
democrazia è il vero legame sociale. L’Impero – come struttura a rete di
potere – ha bisogno di una aggettivo qualificativo: è Impero
democratico. Questa, l’assoluta novità.
Aggredire teoreticamente, non politicamente, i tabù che l’inconscio
collettivo considera a questo punto inattaccabili. Fondamentalmente due:
il principio di maggioranza e una testa un voto. La democrazia ridotta a
questo vuol dire che non se ne può parlare in modo diverso da questo.
Allora un’analisi logico-storica delle idee realizzate, e una storia
concettuale, possono servire a decostruire il problema. Il seguito si
vedrà.
Registrazione integrale della relazione
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