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E’ raro che un film tratto da un romanzo sia così fedele e, allo
stesso tempo, così ben fatto da far venir voglia di leggere il libro.
Raro, ma non impossibile e, addirittura sicuro se il film è ‘Lolita’,
regia di Stanley Kubrick, riproposto da Sky, viva Sky!
Perciò rileggo ‘Lolita’, frase per frase, parola per parola, aiutato in
questo minuzioso diletto dal sapere come va a finire la storia e dal non
aver fretta, di conseguenza. Distruttrice di qualsiasi buona lettura è
la fretta.
Vladimir Nabokov pubblicò ‘Lolita’ nel 1955. Scritto in inglese, uscì in
Francia. Fece molto effetto e portò molta fortuna all’autore, più per la
storia azzardata che per attenzione alla maestria della scrittura.
Eppure quanta genialità, quante invenzioni, quale felicità di scrivere
per se stesso, ebbe Nabokov.
Il romanzo si trova facilmente in italiano, ma per una volta, lasciatemi
consigliare di leggere l’originale. Magari compitando con un dizionario
accanto. Anzi, è un gusto in più cercare il significato delle molte
parole ignote e tutte magnifiche. Operazione che può occupare un mese
almeno, suddiviso in ore incantevoli ogni giorno.
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