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Alcune domande relative alla proposta di rompere il gemellaggio fra
Reggio Emilia e la texana Fort Worth
Prima domanda:
Quale sarà la vostra seconda mossa una volta che avrete rotto il
gemellaggio?
Seconda domanda:
Pensate che i politicanti texani vogliano andare contro il
volere dei loro elettori?
Terza domanda:
Avete sfruttato pienamente le possibilità offerte dal gemellaggio?
Ovvero: Quali rapporti avete instaurato con l’opinione pubblica texana?
Con i giornali, radio e tv locali? Li tenete informati delle vostre
attività?
Quali rapporti avete con i media emiliani? Vi aiutano?
Quanti seminari, quante conferenze sui diritti umani e sulla pena di
morte avete tenuto?
Quante campagne avete fatto in occasione di processi capitali, di
appelli, di richieste di grazia, di esecuzioni? Quante veglie avete
tenuto in occasione di un’esecuzione?
Il Gruppo di Amnesty International di Reggio ha solidi rapporti con il
suo corrispettivo a FW?
Avete creato un gruppo di osservazione che legga i giornali di FW e
faccia una rassegna stampa?
Avete un referente per ognuna delle organizzazioni che hanno un
corrispettivo texano (Boy Scout, Medici, Avvocati, Giornalisti,
Pompieri, Filatelici, Rotary, Chiese, ecc.)?
Avete chiesto alle parrocchie di adottare un condannato a morte? Avete
fatto cerimonie religiose in occasione di esecuzioni?
Avete un settore “diritti umani” nella biblioteca comunale? Avete
interessato le scuole e l’università?
Il Consiglio comunale ha dedicato una seduta solenne alla pena di morte?
E la Provincia? Avete rapporti con le altre città gemellate con FW e con
le città italiane gemellate con città di paesi che hanno la pena di
morte? Sapete che la regione Emilia Romagna è gemellata con la
famigerata Cook County dell’Illinois?
Quanti concerti, raccolte di firme, invio massiccio di cartoline, mostre
fotografiche, lancio di palloncini, ecc. avete fatto?
Se non avete fatto queste e le molte altre cose che si possono fare non
avete ancora sfruttato il vostro gemellaggio con Fort Worth ed è quindi
sconsigliabile romperlo.
In ogni caso penso che siate ancora in tempo a fare di Reggio Emilia la
capitale italiana della lotta alla pena di morte (non solo) americana.
Claudio Giusti |
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