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Presso l’Auditorium
della Regione Toscana, si è svolta la terza Assemblea Generale della
World Coalition against the Death Penalty, dedicata al Ahmed Othmani,
scomparso in un incidente lo scorso dicembre. L’Assemblea ha reso
omaggio alla sua memoria con la proiezione di un video che riassume la
sua attività (da prigioniero di coscienza a leader nella lotta per la
difesa dei diritti umani e in particolare dei detenuti) e la toccante
testimonianza della moglie, Simone, supporto insostituibile di Ahmed, la
quale ha ricordato il sorprendente ed enorme calore della gente dopo la
morte del marito.
Erano presenti i delegati di numerose tra associazioni, enti
territoriali, ordini professionali e sindacali aderenti alla World
Coalition. Nata soltanto nel 2002, oggi raggruppa 40 organismi, tra cui:
la ospitale ed efficiente Regione Toscana, l’instancabile Ensemble
contre le peine de mort (Francia), Amnesty International, Comunità di S.
Egidio, Coalizione Italiana contro la Pena di Morte, il Consiglio
dell’Ordine degli avvocati di Parigi, Death Penalty Focus (California),
Fédération Internazionale des Ligues des droits de l’homme, Fédération
sindacale unitarie (Francia), Forum 90 (Giappone), le città di Venezia,
Grenoble, Reggio Emilia e Matera, Mothers against the Death Penalty (Uzbekistan),
Murder Victims’ Families for Human Reconciliation (USA), National
Coalition to Abolish the Death Penalty, Observatoire Marocain des
Prisons, Penal Reform International.
Grazie alla traduzione simultanea, è stato possibile seguire gli intensi
lavori con facilità, il che ha permesso di dedicare la nostra attenzione
alla sostanza dei problemi affrontati.
E’ stato presentato e approvato il Rapporto finanziario 2004, che ha
evidenziato come la World Coalition viva soltanto di donazioni e
sottoscrizioni. La carenza di risorse economiche comporta delle
difficoltà gestionali non indifferenti, ma il lavoro continua nonostante
tutto, anche perché la World Coalition conta un numero crescente di
associati.
E’ stato presentato il Rapporto delle attività previste per il 2005-2006
e, dopo l’esame delle proposte del Comitato esecutivo, sono state
approvate le seguenti azioni:
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il 10 ottobre 2005, giornata mondiale contro la pena di morte, sarà
incentrato sull’Africa, continente in cui si stanno riscontrando
numerosi segnali positivi verso l’abolizione della pena di morte. E’
stato sollecitato il supporto costante della World Coalition alle
associazioni dei diritti umani presenti in Africa;
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nel 2006 la giornata mondiale sarà incentrata sull’educazione e sulla
formazione, nel 2007 sui giochi olimpici in Cina;
¨
costante sarà l’azione di lobbying sugli organismi istituzionali europei
e sulla Commissione dei diritti umani delle Nazioni Unite, specialmente
sui paesi che si astengono alla votazione dell’annuale Risoluzione;
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particolare attenzione alla campagna per promuovere la ratifica del
Secondo Protocollo aggiuntivo alla Convenzione dei Diritti civili e
politici;
¨
una presenza più rilevante è auspicata per il III Congresso
internazionale contro la pena di morte.
Il Rapporto sulle attività è stato approvato con le due osservazioni
avanzate da Amnesty International e dalla Comunità di Sant’Egidio: la
prima ha chiesto una maggiore flessibilità nella determinazione dei temi
della giornata mondiale contro la pena di morte, in modo da poter
inserire problematiche rese urgenti dagli avvenimenti; la seconda ha
auspicato il collegamento audio-video per le riunioni del Comitato
esecutivo, cosa che permetterebbe di risparmiare tempo e denaro ai
membri della Comitato.
I lavori si sono conclusi con la premiazione di due studentesse delle
superiori, autrici di due elaborati sulla pena di morte (uno era una
lettera al boia, uno era una lettera di una parente di una vittima al
suo assassino condannato a morte) e con la toccante interpretazione di
Amanda Sandrelli del monologo scritto da Stefano Massini, “Prima
dell’alba”: una madre condannata a morte scrive una lettera al figlio
che sta per nascere.
Alessandra Ruberti
13 giugno 2005
Coalizione italiana contro la pena di
morte
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