agli incroci dei venti


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Il paradosso Zavattini
di Hilarius Moosbrugger
 

Il padre e la madre di Zavattini concepirono il figlio dentro una grande botte vuota nella cantina di casa a Luzzara. In seguito, come usava, si sposarono e Cesare nacque regolarmente il 20 settembre 1902. Ci fosse bisogno di un segno del non conformismo di Zavattini, questo assomigliare a Diogene ancor prima di nascere è premonitore.
I libri di Zavattini sono intelligenti e paradossali. Nel loro non raccontare comunicano moltissimo: piacere delle parole, invenzioni, stupefazioni, seduzioni.
‘Parliamo tanto di me’, ‘I poveri sono matti’, ‘Io sono il diavolo’ dicono già nei loro titoli la natura loro.
Immagino che Zavattini non sia più tanto letto. E’ un male da evitare, per quanto è possibile, il più possibile.
 

 


Cesare Zavattini
Opere
Bompiani 1991
 

 

 

 
 

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agli incroci dei venti, 14 agosto 2006

 

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