agli incroci dei venti: il gusto dell'inattuale

 


 

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Ricordi ungheresi
di Hilarius Moosbrugger


E’ sempre interessante leggere testimonianze di persone che hanno vissuto direttamente l’esperienza comunista sovietica.

E’ il caso dello scrittore ungherese Sandor Marai.

Il suo libro “Terra, terra” è il racconto degli anni della seconda guerra mondiale a Budapest e di quelli successivi. Dall’occupazione nazista a quella comunista.
E’ un libro che rievoca le impressioni della vita giornaliera di un uomo costretto dagli avvenimenti ad assistere alla distruzione della città, della casa, delle persone, dei libri e delle abitudini.
Riesce, ciò nonostante, a non essere rivendicativo o accusatorio per ideologia. Ma è reporter attentissimo della disgrazia e, cosa ancor più orribile, della stupidità che lo circonda.

E’ interessante, non istruttivo. Perché disgrazia e stupidità si ripropongono comunque.

 

Sandor Marai
Terra, terra
Adelphi, 2005
 

 

 
 

 

 
 

agli incroci dei venti, 1 marzo 2006

 

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