agli incroci dei venti

 


 

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Catena di san libero e regalo di natale
di Riccardo Orioles

 

Cari lettori,

la strenna che abbiamo scelto quest'anno per gli amici della "Catena" comprende alcune "vecchie" inchieste - nel file allegato - su mafia e P2. Vecchie perché uscirono sui Siciliani a metà degli anni Ottanta; ma ancora purtroppo non prive d'interesse, dal momento che dei protagonisti di queste storie alcuni sono pervenuti alle massime cariche dello Stato mentre altri, emarginati in Italia a seguito delle inchieste della stampa antimafiosa e della Magistratura, si sono poi riciclati a metà Novanta negli Stati Uniti. Dove adesso collaborano - secondo quanto pubblicato da Business Week e dal WSJ e, in Italia, solo dalla "Catena" - alla gestione della security aeroportuale per conto del governo Usa.


* * *


Ci è caro, nel ripubblicare questi articoli, ricordare la forte e cara figura del professor Giuseppe D'Urso, ingegnere, antimafioso, responsabile per la Sicilia dell'Istituto Nazionale di Urbanistica e uno degli studiosi a cui più si deve per l'avanzamento delle conoscenze sul sistema politico-imprenditoriale mafioso. E' stato lui a individuare per primo in Italia il rapporto strettissimo fra strutture mafiose e logge deviate della massoneria. E lo sintetizzò in un termine - "massomafia" - su cui ancora oggi ci sarebbe da meditare.

La maggior parte delle inchieste riprodotte in questo libro, per quanto firmate solo da me, sono invece in gran parte anche opera sua. Noi ricordiamo ancora, con orgoglio affettuoso, le serate trascorse per mesi e mesi ad analizzare punto per punto tutti i trenta volumi della Relazione Anselmi (ormai introvabili in Italia), l'analisi delle carte processuali, gli scambi d'informazioni con investigatori e studiosi ai massimi livelli, le discussioni puntigliosissime per valutare esattamente questo o quel dato, per calibrare al massimo ogni singola affermazione. Rarissimamente abbiamo avuto l'onore di conoscere persone in cui in tanto grado si unissero forza civile e acume intellettuale.

Il professore è morto, in solitudine, il 16 giugno del 1996. Non sono molti a ricordarsene oggi - non in pubblico, almeno - perché era un personaggio molto scomodo, non un occasionale entusiasta ma un avversario lucido e pericolosissimo del potere. Ma a noi oggi è grato, nel momento in cui sottoponiamo ai nostri amici questi vecchi ma tuttora affilati strumenti di lavoro, dedicare quest'opera a lui, al compagno Giuseppe D'Urso militante dei Siciliani.

riccardoorioles@gmail.com

 

 



RICCARDO ORIOLES - MAFIA E P2
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agli incroci dei venti, 22 dicembre 2005