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Sacrifici umani
di
Claudio Giusti
18/12/1865 Gli USA aboliscono la schiavitù
18/12/1969 l’Inghilterra abolisce la pena di morte
Negli Stati Uniti non c’è la pena di morte.
Se ci fosse, e fosse applicata coerentemente, avremmo assistito
all’esecuzione di almeno 100.000 condanne capitali. In realtà i 1.000
omicidi amministrativi che hanno funestato gli ultimi trent’anni non
erano esecuzioni, ma sacrifici umani.
Sacrifici compiuti per rassicurare una società spaventata dalla sua
stessa violenza e che vuole credere di avere trovato la panacea per
tutti i suoi mali: l’assassinio rituale di qualche disgraziato
nullatenente.
La giustizia americana seleziona un esiguo numero di presunti colpevoli
fra le migliaia che hanno commesso crimini uguali o peggiori. Alcuni
sono sacrificati, ma la stragrande maggioranza riceve pene detentive a
volte incredibilmente lievi.
Le ragioni per cui pochi sono uccisi, mentre migliaia non lo sono, non
va cercata nella gravità del delitto, ma nel razzismo e nel classismo
americano.
Inutilmente cerchereste gente ricca nel braccio della morte. Le persone
da sacrificare sono scelte negli strati più bassi della società, fra
quelli la cui vita vale poco e in America la vita dei bianchi vale più
di quella dei neri. Metà delle vittime degli omicidi è nera, ma l’80%
dei 1.000 sacrificati aveva ucciso un bianco. Duecento neri hanno pagato
con la vita il crimine di avere assassinato un bianco, ma non sono più
di una dozzina i bianchi sacrificati per l’assassinio di un nero e il
Texas non si è mai macchiato di un simile delitto.
In tutto questo la Giustizia non c’entra nulla.
giusticlaudio@aliceposta.it
- 18 dicembre 2005
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