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11 febbraio 2006
11 febbraio 1990 Nelson Mandela è libero
Cinque
domande al Governatore Arnold Schwarzenegger
di
Claudio Giusti
Il governatore della
California, Arnold Schwarzenegger, sarà uno degli ospiti del Festival di
Sanremo. Il suo breve governatorato si è finora distinto solo per le
esecuzioni. Il governatore ha rifiutato la grazia a Tookie Williams, a
Ray “Orso-che-corre” Allen ed ora (temo) anche a Morale: queste sono
cinque domande che mi piacerebbe fargli, anche nel caso non venga in
Italia.
Caro Governatore Schwarzenegger,
Lei appoggia la pena di morte perché la considera una giusta vendetta o
perché ritiene che essa sia un deterrente contro il crimine? Nel caso
Lei preferisca la seconda risposta: come spiega il fatto che negli stati
dove ci sono esecuzioni non si ottengono risultati migliori di quelli
degli stati che rispettano la vita?
In America i neri sono il 12% della popolazione, ma sono il 50% di
quella carceraria (che ha un totale di 2.250.000 detenuti). Allo stesso
tempo i neri sono il 50% delle vittime di omicidio, ma l’80% del
migliaio di “giustiziati” era colpevole dell’assassinio di un bianco.
Secondo Lei la parola razzismo può spiegare tutto questo?
La recente esecuzione di Orso-che-corre (un vecchio di 76 anni, cieco,
sordo e gravemente malato di cuore) è stata definita una ridicola
eutanasia. Secondo Lei questa uccisione ha aumentato la sicurezza e la
serenità dei sui concittadini e in generale il rispetto della vita in
California?
C’è un proverbio che dice: ”pena capitale significa che chi non ha il
capitale si becca la pena”. Secondo Lei ciò è dovuto al fatto che non si
conoscono casi di persone ricche, o anche solo abbienti, condannate a
morte?
In California si stima che ogni uccisione sia costata al contribuente
dai 200 ai 250 milioni di dollari ed è opinione comune che ogni
esecuzione costi, nel resto degli Usa, alcune decine di milioni di
dollari e che quindi l’abolizione della pena di morte farebbe
risparmiare cifre imponenti. Lei considera questi milioni di dollari
soldi ben spesi?
Sinceramente Suo
Claudio Giusti
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