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La guerra ad
Internet del Pentagono
di
Mike Whitney
Traduzione
di Stefano Pravato
Link alla pagina originale
Il Pentagono ha messo a punto un'intera strategia per controllare
internet e il libero fluire delle informazioni. Il piano compare in un
documento recentemente divenuto accessibile, “The Information Operations
Roadmap”, che è stato consultato sotto la FOIA (Freedom of Information
Act) e svelato in un articolo alla BBC.
Il Pentagono vede internet nei termini di un avversario militare che
rappresenta una minaccia vitale alla sua affermata missione di dominio
globale. Ciò spiega il linguaggio conflittuale del documento che parla
di “combattere la rete”; sottintendendo che internet è l'equivalente di
“un'arma del nemico".
Il Dipartimento della Difesa attribuisce un gran valore al controllo
dell'informazione. Il nuovo programma esibisce la loro determinazione a
stabilire i parametri della libertà di parola.
Il Pentagono reputa essenziale l'informazione per la manipolazione delle
percezioni pubbliche e, pertanto, la considera un elemento cruciale per
indurre il consenso alle politiche impopolari. Le recenti rivelazioni
sui militari che hanno fatto propaganda nella stampa estera, dimostra
l'importanza data al cooptare l'opinione pubblica.
La guerra all'informazione è usata per creare una nuvola impenetrabile
attorno alle attività del governo in modo che le decisioni siano prese
senza dissenso. La cortina fumogena di falsità che avvolge
l'amministrazione Bush non riguarda tanto la prevaricazione sui politici
quanto una politica chiaramente articolata di offuscamento. “The
Information Operations Roadmap” è destinata unicamente a sovvertire il
principio di una cittadinanza informata.
L'obbiettivo del Pentagono su internet ci dice parecchio sugli altri
media di massa e sulle loro connessioni con la classe dirigente
politica.
Perché, ad esempio, il Pentagono vedrebbe internet come un maggior
pericolo rispetto agli altri mainstream media (MSM), da cui una stima
del 75% degli Americani prende le proprie notizie?
La ragione è lampante: perché i MSM sono già una parte completamente
integrata del sistema e forniscono una sequenza di notizie addomesticate
per 24 ore al giorno. I MSM operano come una succursale de-facto del
Pentagono, propagandisti affidabili e sofisticati per le guerre di
aggressione di Washington e i suoi sotterfugi politici.
Internet, invece, è l'ultimo bastione della democrazia Americana; un
mondo virtuale dove l'informazione affidabile scorre istantaneamente da
persona a persona senza passare attraverso filtri. I visitatori on-line
possono avere un'immagine chiara delle devastazioni del loro governo con
un click del mouse. Questa è la liberalizzazione delle notizie, una
fonte aperta di informazione che espande la mente, che eleva la
consapevolezza del cittadino su argomenti complessi e che spaventa lo
status quo.
Il programma del Pentagono è solo una faccia di una più vasta cultura
della falsità; un ethos di disonestà pervasivo che racchiude tutti gli
aspetti della Casa Bianca di Bush. Il Dipartimento della “Strategic
Intelligence” è una frazione delle gerarchie della Difesa ed è
interamente dedicato a nascondere, distorcere, omettere e manipolare la
verità.
In che modo l' “intelligence strategica” è diversa dalla semplice
intelligence?
Si tratta di informazione che è adattata in modo da soddisfare le
necessità di un gruppo particolare. In altri termini, non si tratta per
niente di verità, ma di un prodotto, una finzione, una bugia.
Intelligence strategica è un ossimoro; un bell'esempio di doppio senso
Orwelliano che riflette il cinismo profondamente radicato dei suoi
autori.
Internet è il logico bersaglio della guerra elettronica del Pentagono. I
memoriali di Downing Street, le minacce di bombardamento contro Al
Jazeera di Bush, le fraudolente elezioni del 2004, e lo spianamento di
Falluja, hanno già frantumato anche l'idea di un'esecuzione liscia delle
guerre di Bush. E' comprensibile che Rumsfeld and Co. Vorrebbero cercare
di trasformare questo nemico potenziale in un alleato, proprio come
hanno fatto con i MSM.
Il piani del Pentagono per ingaggiare una “guerra al virtuale” sono
impressionanti. Come nota la BBC : “Le operazioni descritte nel
documento includono uno spettro sorprendente di attività militari:
incaricati degli affari pubblici che istruiscono i giornalisti, reparti
di operazioni psicologiche che cercano di manipolare i pensieri e le
convinzioni di un nemico, specialisti di attacchi a reti di computer che
cercano di distruggere le reti nemiche.” (BBC)
Il nemico, ovviamente, sei tu, caro lettore, o chiunque rifiuti di
accettare il proprio ruolo di banale ingranaggio nel nuovo ordine
mondiale. Confiscare internet è una maniera prudente per controllare
ogni pezzo di informazione su cui uno si imbatte dalla culla alla tomba;
del tutto necessario per un disciplinato stato di polizia.
L'“Information Operations Roadmap” (IOR) raccomanda che le operazioni
psicologiche (Psyops) “dovrebbero considerare uno spettro di tecnologie
per disseminare la propaganda nel territorio nemico: veicoli aerei
comandati a distanza, "sistemi miniaturizzati di diffusione vocale da
disperdere sul territorio", dispositivi wireless, telefoni cellulari e
internet.” Nessuna idea è troppo costosa o troppo spinta per sfuggire
dalla seria considerazione dei capi del Pentagono.
Il Dipartimento della Guerra sta pianificando di infiltrarsi in ogni
area di internet, dai blog alle chat, dai siti di sinistra ai commenti
editoriali. L'obbiettivo è di sfidare ogni frammento di informazione che
appaia sul web e che possa contrastare la versione ufficiale; la fiaba
del benefico intervento Americano a promuovere la democrazia e i diritti
umani su tutto il pianeta.
Lo IOR aspira a "fornire il massimo controllo sull'intero spettro
elettromagnetico" e a sviluppare la capacità di "mettere fuori uso o
distruggere l'intero spettro dei globalmente emergenti sistemi di
comunicazione, sensori, e sistemi d'arma dipendenti dallo spettro
elettromagnetico". (BBC)
Dominio a spettro completo.
Lo scopo definitivo del Pentagono è creare un paradigma internet che
corrisponda al modello dominante ufficiale, privo di immaginazione o di
punti di vista divergenti. Prevedono un internet che si ristringa in
maniera via via crescente per l'ingorda influenza dell'industria e dai
suoi numerosissimi “nastri di bugie”.
Internet è la moderna piazza delle idee, un'inestimabile risorsa per la
curiosità umana e la resistenza organizzata. Fornisce un legame diretto
tra il potere esplosivo delle idee e il coinvolgimento del cittadino
impegnato. (cioè: democrazia partecipativa)
Il Pentagono sta mettendo i presupposti per privatizzare internet
cosicché la rivoluzione dell'informazione si trasformi in una tirannia
dell'informazione, estendentesi a ogni area delle comunicazioni e
asservita agli interessi esclusivi di pochi plutocrati Americani ben
armati.
www.disinformazione.it
via:
AceA
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