Per mio
fratello ucciso
(a
Ray “Running Bear” Allen)
di
Marco Cinque

Ho visto
i tuoi occhi già uccisi
sfiorire su una carrozzina
avvolto in spire di catene
dai polsi fino ai fianchi
e quell’orrido suono di ferraglia
e schianti di porte chiuse
e chiavi a scavare toppe
e manganelli sulle sbarre
e grida allucinate e
abisso nell’abisso
il tempo è alla rovescia
vuoto nel vuoto
interminabile ultimo miglio
Ho visto
il tuo corpo in frantumi
issato su una croce stesa
il Cristo Indiano è pronto
cinghiato perforato iniettato
un boia dal viso di Dio
il Cerchio è spezzato
la stanza divisa in due
Ho visto
le tue mani di fratello
tremare come foglie stanche
nel brivido prima di cadere
e una piuma poggiata sul petto
a indicarti la via
“Ho-ka-ha
(oggi è un buon giorno
per morire)”
Ci sono dolori troppo grandi
da riuscire a piangerli
di te porterò
il sorriso…
U-wo-li Gi-ga-ge
marco “red eagle” cinque
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