Che cibo si consuma all’interno di un fast food?

La cucina è costituita principalmente da hamburger, hot dog, patatine fritte, pizze, sandwich ma anche da altri cibi derivati da cucine etniche, e suggerisce un buon uso di diverse salse, come la senape, la maionese ed il ketchup. La cucina cinese, anche se spesso servita al banco da portare via, non è di solito considerata fast food.

Nei paesi latini, tradizionalmente più legati a preparazioni laboriose ovvero a sapori e componenti più direttamente di origine rurale, il fast food è spesso considerato sinonimo di cattiva alimentazione, sia perché costituito da pasti consumati in fretta, anche in piedi o in auto, sia per l'insufficiente qualità e varietà degli ingredienti e per l'abbondanza di elementi fritti, grassi, salati e zuccherati.

Cucinato alla piastra e arricchito con salse e formaggi, è un cibo ormai comune sulle nostre tavole: di facile e rapida preparazione, è molto gradito sia ai grandi che ai più piccoli. In genere un hamburger ha un peso medio di circa un etto ed è realizzato con carne bovina macinata, ma in commercio si trovano anche quelli di carne suina, o di pollo e di tacchino, più leggeri e dal gusto più delicato.
La qualità dipende molto dal taglio di carne utilizzata: la migliore è quella del quarto anteriore del bovino, in presenza del muscolo e con quantità di grassi ridotta. Stesso discorso per l’apporto calorico: per un hamburger di 100 g è molto variabile e dipende dalla percentuale di grasso presente; sul mercato è possibile trovare hamburger italiani (non cotti) di carne chianina con circa 130 kcal/100 g. Valori che possono anche raddoppiare per l’aggiunta o meno di formaggio e salse per arricchirlo (fra le salse il ketchup è quella meno calorica); per il metodo di cottura (cotti con notevoli quantità di grassi possono arrivare a 350 kcal/100 g) e ovviamente per il peso: i “big”, di oltre due etti di peso, possono superare le 500 calorie.

Macinata al super
 La carne macinata è commercializzata con varie indicazioni. Per la “macinata scelta” o “macinata sceltissima” si usano le sfaldature dei tagli di prima qualità, masse muscolari per cotture rapide che per la loro dimensione o forma non possono essere vendute come tagli (per esempio le parti iniziali o finali dei muscoli di diametro troppo piccolo per ricavarne braciole, muscoli di forma troppo sottile per ricavarne tranci o fettine). Sono adatti per la preparazione di hamburger o di tartare, non sono molto grassi e contengono poco tessuto connettivo.
La “macinata da sugo” è invece ottenuta da tagli interi del quarto anteriore (parti del polso e del petto), che hanno un contenuto di grasso leggermente più alto e contengono più tessuto connettivo, come si conviene ad una carne destinata ad una lunga cottura. Non sono assolutamente usati pezzi di cartilagine, ossa e grasso viscerale.

 

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