Coalizione Italiana Contro la Pena di Morte

 
 

Lettera di Charles Terrell al “Dallas Morning News”

Da:

"Katie Tansley" < heavenlink@earthlink.net >

Spedito il:

16 ottobre 2004

Oggetto:

lettera di Charles Terrell al “Dallas Morning News”

 

Per coloro di voi che non lo sanno, il braccio della morte del Texas si chiamava "Terrell Unit" una volta, cioè fino a quando Charles Terrell, ex direttore del carcere, decise che il suo nome non doveva più essere associato alla morte e fece in modo che il carcere fosse chiamato con un altro nome. Così fu. Infatti, da qualche tempo il carcere che ospita il braccio della morte del Texas si chiama "Polunsky Unit".

Vi invio di seguito la lettera scritta da Charles al “Dallas Morning News”:

10 ottobre 2004

Scrivo in riferimento al Vs. editoriale di giovedì dal titolo “Niente margine d’errore – Le esecuzioni devono essere fermate fino a quando non verrà risolta la questione del laboratorio”.
L’editoriale chiede che le esecuzioni vengano ritardate a causa dei problemi con il laboratorio [del dipartimento di polizia] di Houston, soprattutto in seguito alla richiesta di moratoria avanzata dal capo della polizia di Houston, Harold Hurtt, il quale ritiene che debbano essere riesaminati i casi che in passato hanno portato all’emissione di condanne a morte come risultato di indagini svolte all’interno di quel laboratorio.
E’ importante segnalare che anche il Sen. John Whitmire, uno dei maggiori esperti di giustizia penale nell’ambito della nostra legislatura, è d’accordo con il capo [del dipartimento di polizia di Houston].
Mi chiedo: il nostro Governatore si sveglia ogni mattina in un mondo diverso? Sta forse cercando di dimostrare di essere un macho? I detenuti [del braccio della morte] non possono andare da nessuna parte, quindi qual è il problema se le esecuzioni vengono fermate fino a quando non saranno svolte accurate indagini? Vogliamo davvero correre il rischio di giustiziare degli innocenti?
Io mi sono posto talmente tante domande sul modo in cui amministriamo la pena capitale da aver preteso che il mio nome venisse rimosso dal braccio della morte.
Questa è un’altra ragione.

Charles T. Terrell, Dallas

(Fonte: lettere all’editore, Editor, Dallas Morning News
)

 
 

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