agli incroci dei venti agli incroci dei venti


11 settembre 2003

Perché non rispondono alle nostre domande

sull'11 settembre?
di William Bunch
The Philadelphia Daily News

Traduzione di Arianna Ballotta


Nessun evento della storia recente è stato discusso, visto e rivisto, tanto quanto gli attentati terroristici dell'11 settembre del 2001, esattamente due anni fa. Non soltanto si è trattato del più terribile attentato su suolo americano, ma i dirottamenti e gli attacchi al World Trade Center a New York e al Pentagono a Washington hanno rappresentato anche l'inizio di un'era zuppa di informazioni virtuali ed accessi a Internet 24 ore al giorno.
Ma allora perché, dopo 730 giorni, sappiamo ancora così poco di ciò che realmente accadde quel giorno?
Nessuno sa chi sia l'ideatore degli attentati e nessuno è stato fino ad ora condannato. Non siamo neanche certi del fatto che le 19 persone identificate dal Governo americano come i dirottatori suicidi fossero realmente le persone giuste.
Ad opera di chi è stato spedito l'antrace via posta?
Dov'erano i caccia che avrebbero dovuto proteggere i cieli americani quella mattina?
Quale è stato il ruolo dei nostri presunti alleati Pakistan ed Arabia Saudita?
Dozzine di domande sugli attentati dell'11 settembre restano ancora senza risposta. […]
1) Il 6 agosto durante un briefing dai contenuti ancora segreti, cosa disse il Consigliere per la Sicurezza Nazionale, signora Condoleezza Rice, al Presidente Bush circa le minacce di al-Qaeda agli Stati Uniti d'America?
La signora Rice, in modo molto vago, ha dichiarato che il briefing, come ogni giorno approntato dalla CIA, quella mattina includeva informazioni sui metodi operativi di Osama bin Laden, fra cui quello per i dirottamenti aerei. Ma quando il Comitato del Congresso, in seguito agli attentati, chiese di esaminare il rapporto di quel giorno, il Presidente Bush si nascose dietro i suoi privilegi esecutivi e si rifiutò di consegnarlo.
2) Perché il Procuratore Generale John Ashcroft e alcuni funzionari del Pentagono annullarono alcuni voli su aerei di linea prima dell'11 settembre?
Il 26 luglio 2001, 47 giorni prima degli attentati, il notiziario della CBS divulgò la notizia che Ashcroft aveva deciso di volare su aerei noleggiati anziché su aerei di linea in seguito a segnalazioni ricevute dall'FBI su "probabili attentati". […] Più tardi il settimanale Newsweek riportò la notizia che il 10 settembre 2001 diversi alti funzionari del Pentagono avevano improvvisamente annullato alcuni viaggi, che erano stati programmati per la mattina successiva, per problemi legati alla sicurezza.
Ashcroft e/o il Pentagono avevano forse saputo in anticipo degli attacchi dell'11 settembre? E, se è così, per quale motivo resero partecipe il popolo americano delle informazioni ricevute?
3) Chi si arricchì mandando in corto circuito le azioni di linee aeree e di compagnie assicuratrici prima dell'11 settembre?
Il 10 settembre 2001 la quotazione delle United Airlines risultava essere 25 volte più alta del normale al Pacific Exchange, dove gli operatori potevano acquistare put e fare scommesse ad alto rischio sul fatto che la quotazione delle azioni di una società sarebbe crollata drasticamente. Il giorno successivo due aerei United dirottati di schiantarono facendo così precipitare le quotazioni della compagnia e portando poi la società alla bancarotta. Un notiziario della CBS disse in seguito che presso le agenzie di intelligence "stavano suonando campanelli d'allarme su insolite contrattazioni di borsa" il giorno precedente agli attentati.
Le "insolite contrattazioni" suggeriscono che qualcuno con una sofisticata conoscenza dell'alta finanza aveva avuto informazioni sugli attentati imminenti. Due anni dopo, però, ancora nessuno è stato accusato in relazione a questa faccenda e addirittura non si sa se il caso sia o meno aperto.
4) Le 19 persone identificate dal Governo americano come "partecipanti agli attentanti terroristici", furono davvero i dirottatori?
Probabilmente no. Appena 10 giorni dopo gli attacchi un servizio della British Broadcasting Corp. rese noto che alcuni dei presunti dirottatori identificati come tali dall'FBI erano ancora vivi e vegeti. Secondo la BBC, le autorità saudite avevano segnalato che Abdelaziz al-Omari, indicato come il pilota dell'aereo schiantatosi sulla torre nord del WTC, lavorava come ingegnere in Arabia Saudita ed aveva denunciato il furto del suo passaporto a Denver nel 1995. Le autorità saudite dissero anche di ritenere possibile che altre 3 persone nominate dall'FBI fossero ancora in vita.
Secondo l'articolo che può essere letto a Unanswered Questions, un altro uomo si sarebbe finto Ziad Jarrah, il presunto pilota del Volo 93 schiantatosi a Shanksville (PA).
Perché questa linea di indagine è svanita?
5) I dirottatori riuscirono davvero a portare armi a bordo, come fanno presumere le chiamate effettuate dai Voli 11 e 93?
E' possibile. Secondo un memorandum interno della Federal Aviation Administration scritto alle 17:30 dell'11 settembre un passeggero a bordo del Volo 11 American Airlines (Daniel Lewin, israelo-americano) era stato ucciso da un proiettile prima che l'aereo si schiantasse sulla torre nord del WTC. La FAA insiste che il memorandum sarebbe stata una prima bozza sbagliata, anche se in tale memorandul l'uccisione viene descritta in modo molto dettagliato.
A bordo del Volo 93 il passeggero Thomas Burnett chiamò la moglie col cellulare alle 9:27 e le disse: "i dirottatori hanno già accoltellato una persona, uno di loro ha una pistola e ci hanno detto che a bordo c'è una bomba".
Perché questo aspetto non è stato esaminato a dovere?
6) Perché la difesa aerea NORAD non intercettò gli aerei dirottati?
Durante la guerra fredda ogni americano andava a letto la sera certo del fatto che i caccia avrebbero intercettato chiunque avesse cercato di colpire il Paese. Da quando i 4 aerei dirottati si sono trasformati in missili nel cielo americano l'11 settembre 2001, il mito è svanito.
Perché il Comando di Difesa Aerospaziale del Nord America sembra ignaro di letteralmente dozzine di avvertimenti che aerei di linea possono essere utilizzati come armi?
Perché il NORAD sostiene di non aver avuto notizie fino alle 8:40 che il Volo 11 (il primo jet schiantatosi sul WTC alle 8:45) era stato dirottato, cioè circa 25 minuti dopo che il trasponditore era stato messo fuori uso e 15 minuti dopo che i controllori di volo avevano udito uno dei dirottatori dire "abbiamo alcuni piani"?
Perché i caccia decollati in tutta fretta dalla Otis Air Force Base in Massachusetts e dalla Langley Air Force Base in Virginia non volarono a velocità supersonica? E perché i caccia non decollarono dalla Andrews Air Force Base, appena fuori Washington, D.C.? Perché non si fece niente per intercettare il Volo 77 American Airlines, schiantatosi sul Pentagono, quando le autorità sapevano che era stato dirottato 47 minuti prima?
Perché nessuno è stato punito per il peggior disastro nella difesa nazionale da Pearl Harbor ad oggi?
7) Perché il Presidente Bush continuò a leggere una storia agli alunni di una scuola elementare della Florida per circa mezz'ora durante il più terribile attentato nella storia americana?
In quella che è probabilmente la più grande attenuazione del vero nella storia americana, nel gennaio 2002 in un incontro pubblico in California Bush definì l'11 settembre "un giorno interessante": Interessante, davvero. Nei due anni trascorsi dagli attentati, le domande sul comportamento bizzarro del Presidente quella mattina quando venne informato in un'aula di Sarasota che l'America era stata attaccata non hanno fatto che diventare più numerose.
"Non riuscivo a smettere di guardare il Presidente seduto là coi bambini di seconda elementare, mentre mio marito stava bruciando in un edificio", ha detto al New York Observer la signora Lorie van Auken, il cui marito perse la vita nel WTC, che è a capo del movimento delle vittime dell'11 settembre che chiede risposte alle questioni irrisolte.
Perché Bush restò in quell'aula per oltre mezz'ora dopo il primo schianto sul WTC e dopo essere stato informato dell'accaduto dal capo dello staff, Andrew Card? Perché non agì in modo deciso e perché non fu portato in un luogo più sicuro mentre gli attacchi erano ancora in corso?
C'è chi sostiene che il comportamento di Bush sia la dimostrazione che avesse saputo in anticipo degli attentati.
[…]
8) Come avvenne lo schianto del Volo 93 nella Pennsylvania occidentale?
La versione più nota, cioè che i passeggeri eroici erano riusciti ad entrare nella cabina di pilotaggio lottando con i dirottatori, è ormai così ampiamente accettata che quando il mese scorso un articolo dell'Associated Press l'ha messa in discussione, la gente si è arrabbiata. L'articolo della AP si basa su un rapporto congressuale secondo cui l'FBI dice di credere ora che i dirottatori fecero schiantare l'aereo di proposito. Molti sono rimasti sconcertati dal cambiamento di versione dell'FBI. Il Governo non ha comunque fornito alcuna versione ufficiale.
[…]
Basandosi unicamente sulle prove circostanziali ricavate dalle telefonate fatte dai passeggeri, si era arrivati alla conclusione che l'aereo si era schiantato a causa della lotta ingaggiata dai passeggeri con i dirottatori.
L'FBI, però, è entrata in possesso di una quantità sufficiente di informazioni su ciò che realmente accadde sul Volo 93 al punto da aver approntato una simulazione video. Ma quel video, le registrazioni delle conversazioni nella cabina di pilotaggio e quelle della scatola nera, restano ancora top secret.
Il tutto rende ancora più evidente il rifiuto del Governo di rendere note le informazioni su ciò che realmente accadde l'11 settembre. Anche alcuni dei parenti delle vittime del Volo 93 hanno detto di essere sempre più scontenti per la mancanza di risposte.
9) Zacarias Moussaoui sarebbe stato davvero il "ventesimo dirottatore"?
Molto probabilmente no, anche se le accuse (non accompagnate da prove) sono state ripetute centinaia di volte dai media. Moussaoui, originario del Marocco, che è detenuto dall'agosto del 2001 con l'accusa di aver violato le leggi sull'immigrazione dopo aver frequentato una scuola di volo a Minneapolis, ha ammesso di essere un membro di al-Qaeda e che era sua intenzione commettere atti terroristici in America, ma risulta essere giunto nel Paese dopo gli attentatori dell'11 settembre e pare che non avesse con loro alcun contatto.
La questione è importante, perché alcuni famigliari delle vittime dell'11 settembre che chiedono informazioni sull'accaduto continuano ad essere tenute all'oscuro di tutto essendo ancora pendente il caso Moussaoui.
10) Dove sono le scatole nere degli aerei?
Niente è più importante delle scatole nere per comprendere i motivi dei disastri aerei. Si tratta di 30 minuti di registrazioni audio delle conversazioni che si svolgono all'interno delle cabine di pilotaggio e dei dati di volo che indicano la velocità, la direzione e le condizioni operative del velivolo, e che sono rinchiuse e protette da un materiale apposito che sopporta gli urti ad altissima velocità. Il Governo continua a mantenere il segreto sulla scatole nere del Volo 77, schiantatosi sul Pentagono, e sul Volo 93.
Il direttore dell'FBI, Robert Mueller, ha dichiarato che la scatola nera del Volo 77 contiene informazioni sull'altitudine, la velocità, la direzione ed altre informazioni, ma che le conversazioni "non sono importanti". Perché no? Perché non rilasciare al pubblico queste informazioni? E perché i media non le pretendono?
Inoltre, come mai nessuna delle 4 indistruttibili scatole nere è stata recuperata dal WTC, nonostante gli investigatori abbiano dichiarato di aver recuperato fra le macerie, una settimana dopo il crollo, il passaporto intatto appartenente ad uno dei dirottatori?
11) Perché Donald Rumsfeld e altri funzionari furono così celeri nel collegare Saddam Hussein agli attentati?
Secondo un servizio della CBS, il Segretario alla Difesa avrebbe preso appunti in merito all'invasione dell'Iraq ancora prima che si estinguesse l'incendio causato dallo schianto del Volo 77 sul Pentagono. Nei suoi appunti Rumsfeld scrisse di volere "velocemente le migliori informazioni" al fine di "giudicare se abbastanza buone da colpire contemporaneamente S.H. (Saddam Hussein). Non soltanto OBL (Osama bin Laden)". Aggiunse: "Datevi da fare. Raccogliete tutto ciò che si può, che abbia o meno relazione [con l'accaduto]".
Rumsfeld e altri membri dell'amministrazione Bush hanno legami con un gruppo una volta oscuro chiamato "Progetto per un nuovo secolo americano" [PNAC]. Nel 2000 il PNAC - che già da molto tempo chiedeva che gli Stati Uniti invadessero l'Iraq - disse che affinché gli USA si affermassero adeguatamente come l'unica superpotenza mondiale, era necessario "un altro evento catastrofico e catalizzatore, come un nuovo Pearl Harbor".
Questo nuovo evento si è verificato due anni fa.
12) Il World Trade Center, un edificio di 47 piani, non fu colpito da un aereo l'11 settembre, eppure alle 17:20 di quel pomeriggio l'edificio misteriosamente crollò.
I detriti causati dagli schianti sulle torri adiacenti scatenarono un incendio al settimo piano. Ma il New York Times ha scritto: "Nessun edificio del genere, moderno, completamente rinforzato in acciaio, era mai crollato prima a causa di un incendio fuori controllo". Gli investigatori hanno fatto supposizioni sostenendo che un eccesso di carburante utilizzato per i generatori di emergenza potrebbe aver alimentato le fiamme. Ma la vera storia, completa, forse non si saprà mai.
Sono sorti dubbi anche in merito al crollo delle due torri da 110 piani. Gli investigatori sostengono che il carburante degli aerei e il materiale da costruzione avrebbero bruciato talmente a lungo a temperature superiori ai 1000 gradi da indebolire l'acciaio strutturale.
13) Perché l'amministrazione Bush mentì circa la pericolosità delle polveri nell'aria dopo il crollo del WTC?
Evidentemente perché alcuni funzionari della Casa Bianca giudicarono più importante la salute dell'economia americana e di Wall Street rispetto a quella dei cittadini di New York residenti nei pressi del WTC.
Il 16 settembre 2001 in una bozza di comunicato stampa dell'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente [EPA] era scritto che "campioni di polveri prelevate recentemente dall'OSHA a Water Street hanno fatto rilevare livelli più alti di amianto", ma la frase venne sostituita con "i nuovi campioni confermano i precedenti risultati che la qualità dell'aria è conforme agli standard OSHA e conseguentemente non c'è pericolo per la popolazione".
Figura chiave nella sostituzione della frase fu il responsabile del Consiglio della Casa Bianca per la Qualità Ambientale, che - guarda caso - è un avvocato che in precedenza rappresentava l'industria dell'amianto.
L'EPA disse agli operai e ai residenti della zona che si poteva tornare a Manhattan quando invece non si era ancora in possesso dei risultati delle analisi già eseguite ed altre importanti analisi non erano state ancora fatte. Il risultato? Secondo gli operatori medici migliaia di newyorchesi hanno sviluppato malattie respiratorie legate all'esposizione alle polveri tossiche. I sintomi includono: problemi nella respirazione, sensazione di soffocamento ed una insolita sensibilità ad alcuni irritanti trasportati dall'aria.
[…]
14) Quale era la località segreta di Dick Cheney?
Non lo sapremo mai. […] Ma secondo alcune voci il vicepresidente trascorse i giorni seguenti agli attacchi al "Sito R", un sito risalente periodo della Guerra Fredda, […] che si trova all'interno della Raven Rock Mountain nella Pennsylvania occidentale, nei pressi di Waynesboro.
15) Cosa ne è stato del miliardo di dollari donati dagli americani dopo gli attentati?
Il maggior beneficiario, la Croce Rossa Americana, ha detto di aver già utilizzato 741 milioni di dollari prelevati dal Liberty Fund per aiutare oltre 55.000 famiglie costrette ad affrontare la perdita dei loro cari, danni fisici e mentali, perdite finanziarie, perdita dell'abitazione e altri problemi legati agli attentati. Di questi, 596 milioni in forma di assistenza finanziaria diretta alle famiglie delle vittime o delle persone restate gravemente ferite, così come alle persone restate disoccupate, ai residenti e al personale di soccorso che subì gravi danni.
16) Quale fu il ruolo dell'agenzia di spionaggio pakistana negli attentati dell'11 settembre e il successivo assassinio del giornalista americano Daniel Pearl?
L'idea di considerare il Pakistan un alleato americano nella lotta al terrorismo è quantomeno ironica se si considerano i legami dimostrati fra l'intelligence militare pakistana (il famoso ISI) e i talebani, e i probabili legami con al-Qaeda e bin Laden.
Nell'ottobre del 2001 il Wall Street Journal scrisse che il capo dell'ISI, Gen. Mahmoud Ahmad, era stato licenziato dopo essere stato collegato al pagamento di 100.000 dollari versati in America al dirottatore Mohamed Atta, membro di al-Qaeda, per gli attentati dell'11 settembre. […] Secondo il New York Times il servizio di intelligence aveva anche utilizzato i campi di al-Qaeda in Afghanistan per addestrare alcuni militanti per atti terroristici da compiersi in India.
Nelle settimane recenti sono stati pubblicati due articoli preoccupanti. Lo stimato giornalista francese Bernard-Henri Levy ha scritto che il reporter del Wall Street Journal Daniel Pearl fu assassinato da elementi dell'ISI per essere venuto a conoscenza del fatto che al-Qaeda "è ampiamente controllata dai servizi segreti pakistani" e che agli estremisti islamici controllano le armi nucleari della nazione. E Gerald Posner, giornalista investigativo, ha scritto che il luogotenente di bin Laden, Abu Zabaydah, non soltanto ha rivelato di essere legato ad importanti personaggi sauditi, ma anche all'Alto Ufficiale dell'Aeronautica Militare pakistana Mushaf Ali Mir. Mir, che si dice rinunciasse alla protezione negli incontri segreti con bin Laden, è morto quest'anno in uno schianto aereo nel quale sono rimasti uccisi anche la moglie e alcuni suoi stretti collaboratori.
17) Chi ha ucciso 5 americani con l'antrace?
In effetti non è chiaro se questa domanda dovrebbe essere in questa lista. Due anni dopo non si sa ancora se le lettere all'antrace che hanno causato la morte di 5 americani dal Connecticut alla Florida e messo in pericolo la vita di altre persone abbiano a che fare o meno con quanto accaduto l'11 settembre. In effetti, la lista di potenziali sospetti - terroristi di al-Qaeda, Saddam, scienziati pazzi americani - non si è sfoltita. La mancanza di indizi in cui si trova il nostro Governo in merito al terrore che scosse la nazione nell'autunno del 2001 è un fallimento investigativo di proporzioni epiche.
[…]
18) Che ne è stato delle indagini nel caso dell'esplosivo C-4 trovato in una stazione di autobus a Philadelphia nell'autunno del 2001?
Vi ricordate il titolo di questa pagine nell'ottobre del 2001? "Scoperta letale in armadietto a Philadelphia. L'esplosivo avrebbe potuto radere al suolo il deposito degli autobus". Poco male se non ricordate il titolo, anche perché dalla fine del 2001 non si parla più dell'allarmante scoperta di un terzo di libbra di un esplosivo micidiale, il C-4, e di 1000 piedi di cavo militare per detonazione nascosti in un armadietto in una stazione della Greyhound nel centro di Philadelphia, nonostante si tratti forse del legame più diretto fra Philadelphia e il terrorismo interno.
[…]
19) Cosa c'è scritto nelle 28 pagine oscurate del rapporto del Congresso sull'11 settembre?
Non è del tutto un mistero. Tutti hanno ammesso che quelle pagine contengono informazioni molto imbarazzanti sui legami dei dirottatori dell'11 settembre e il Governo dell'Arabia Saudita, il presunto alleato dell'America nel Medio Oriente e patria di una della maggior riserve petrolifere del mondo. Si dice che uno dei funzionari sauditi menzionati sia l'ambasciatore saudita, il Principe Badar, la cui moglie, la Principessa Haifa, elargì fondi indirettamente ad almeno due terroristi dell'11 settembre durante il loro soggiorno a San Diego. Il Principe è così vicino alla famiglia Bush da essere conosciuto, incredibilmente, con il nome di "Bandar Bush". Questa settimana in un articolo del Times si legge che subito dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre, quando lo spazio aereo americano era ancora chiuso ai nostri cittadini, Bush autorizzò l'atterraggio di un jet in 10 aeroporti americani al fine di imbarcare e riportare a casa 140 importanti funzionari sauditi, fra cui alcuni parenti di bin Laden.
Un nuovo libro di Posner (che tutti dovrebbero leggere) dal titolo "Why America Slept" [perché l'America dormiva] porta la cospirazione fin dentro ai ranghi più alti del Governo saudita. Secondo Posner, Abu Zubaydah, luogotenente di bin Laden catturato nel marzo del 2002, sbalordì gli investigatori quando fece il nome di 3 importanti personaggi sauditi (si ritiene che gli fosse stato amministrato del sodium penthotal, noto come "siero della verità", prima dell'interrogatorio): il Principe Ahmed bin Salman bin Abdul Aziz, il Principe Turki al-Faisal bin Abdul Aziz (capo dell'intelligence del regno) e il Principe Fahd bin Turki bin Saud al-Kabir.
La parte più incredibile della vicenda è ciò che accadde in seguito. Alla fine del luglio 2002, nel giro di soli 8 giorni, il Principe Ahmed morì, all'età di 43 anni, per un attacco di cuore, il Principe Turki morì in un incidente d'auto e il Principe Fahd "morì di sete". Credete si tratti di coincidenze?
20) Dov'è Osama bin Laden?
Il 17 settembre 2001 il Presidente Bush disse di voler bin Laden "vivo o morto". Bene, se lo vuole vivo, può farcela. Esperti dell'intelligence sono convinti che bin Laden sia riuscito a fuggire dal nascondiglio di Tora Bora in Afghanistan nel dicembre del 2001, quando gli Stati Uniti fallirono e non riuscirono a catturarlo, e che sia vivo e vegeto ed organizzando nuovi attentati.
"Non sappiamo esattamente dove si trovi", ha detto recentemente il Colonnello dell'Esercito Rodney Davis, portavoce delle forze americane in Afghanistan. Sembra però che Newsweek sappia dove trovarlo: nelle remote e lontane montagne del Kunar, luogo senza legge dell'Afghanistan. Il settimanale scrive che appena 5 mesi fa bin Laden ha organizzato là il più grande meeting di terroristi dall'11 settembre in poi. Fra i partecipanti c'erano rappresentanti dei talebani, diversi operativi di al-Qaeda e leader di gruppi islamici ceceni e uzbeki. Oggetto del meeting: eseguire attentati terroristici contro interessi statunitensi in Iraq.
L'aspetto più agghiacciante dell'articolo di Newsweek è che bin Laden avrebbe accesso ad armi biologiche e sarebbe determinato a trovare il modo di usarle contro gli Stati Uniti. Una fonte talebana ha detto al settimanale: "il prossimo passo di Osama sarà incredibile".
Questa settimana l'ABC ha però reso noto che bin Laden si troverebbe in una zona diversa, un'area di 40 miglia quadrate in Waziristan (Pakistan). Secondo l'ABC i residenti del luogo sospettati di aver cercato di informare gli americani circa il nascondiglio di bin Laden sono stati giustiziati alla luce del giorno.

(Fonte: www.truthout.org - Copyright 2003 by TruthOut.org)


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