|
" .con molti racconti strani, forse persino con il sogno del Paese delle Meraviglie di tanto tempo fa; e come avrebbe diviso tutti i loro semplici dolori e goduto di tutte le loro semplici gioie nel ricordo della sua fanciullezza e dei felici giorni destate ". ( Lewis Carroll Alice nel Paese delle Meraviglie ). Viene da qui il titolo del libro che, sentendo i primi accenni destate, ho voglia di ricordare, " Estati Felici " di Fulco. Il singolo nome proprio, unico indizio dautore, è naturalmente una civetteria perché quello completo è assai più lungo: Fulco Santostefano della Cerda, duca di Verdura e marchese Murata la Cerda. Un nome ben reale, anche se appare perfettamente adattato al mondo di Alice. E di un nobile siciliano nato nel 1899 a Villa Niscemi nei pressi di Palermo e morto in Inghilterra nel 1978. Fulco di Verdura è un tipico sradicato di Sicilia, vissuto in America, in giro per il mondo e infine a Londra. Qui a 77 anni ha scritto " Estati Felici ", in inglese prima in italiano poi; non quindi tradotto, proprio riscritto in italiano e Feltrinelli nel 1977 lha pubblicato. Il pregio di questi ricordi non sta solo nellimportanza della memoria che fa rivivere un passato altrimenti perduto, ma nella meravigliosa naturalezza della scrittura e nel significato del tornare allinfanzia: ritrovare le radici smarrite. Per osmosi, tutto ciò arriva fino a noi, non siciliani, non nobili, non cosmopoliti, ma accomunati allautore da qualcosa molto più importante, lumanità. |
Fulco Estati Felici Feltrinelli, 1977, Milano ( ristampa recente in Sicilia ) |
Se sei interessato alla lettura del libro, prova a cercarlo QUI
|
Società | Politica | Arti visive | Lettura | Scrittura | Punto rosa | Legalità | Paesi in guerra | Mondo |