Il poliziotto fascista

Note

1 Consigliamo la consultazione della seguente bibliografia:
B. Bini, Il poliziesco,in: Letteratura italiana. Storia e geografia, vol. III, Torino, Einaudi, 1989.
G. Canova, Il giallo italiano negli anni Trenta, in: Il giallo degli anni Trenta, Trieste, Lint, 1988.
G. De Cataldo, L'altrove del mistero, "Linea d'ombra", 92 (apr. 1994).
G. Fabre, L'elenco. Censura fascista, editoria e autori ebrei, Torino, Silvio Zamorani, 1998.
F. Fossati, Dizionario del genere poliziesco, Milano, Vallardi, 1994.
E. Guagnini, L'"importazione" di un genere: il "giallo" italiano tra gli anni Trenta e gli inizi degli anni Quaranta, in: Trivialliteratur? Letterature di massa e di consumo, Trieste, Lint, 1979.
La Menzogna della razza, Bologna, Grafis, 1994.
Non c'č tutto nei romanzi. Leggere romanzi stranieri in una casa editrice negli anni '30, a cura di P. Albonetti, Milano, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 1994.
L. Rambelli, Storia del "giallo" italiano, Milano, Garzanti, 1979.
C. Renna, Il commissario di Pubblica Sicurezza e il detective privato nei romanzi polizieschi di Augusto De Angelis, "Clessidra", 4 (dic. 1994).
M. Sangiorgi, Il giallo italiano nelle strettoie del ventennio fascista (e oltre), "Tratti", 44 (primavera 1997).
2 L. Rambelli, Storia del "giallo" italiano, Milano, Garzanti, 1979, p. 111.
3 G. Fabre, L'elenco. Censura fascista, editoria e autori ebrei, Torino, Silvio Zamorani, 1998, p. 18.
4 A. Tedeschi, Ma il vero colpevole sono io, "La Repubblica", 2 apr. 1979.
5 E. Radius, Autarchia ed etica del romanzo giallo, "Corriere della Sera", 29 apr. 1939.
6 Ibid.
7 A. Maiello, La strumentalizzazione dell'arte e l'arte della strumentalizzazione, "Storia e Memoria", 2 (1994), p. 42.
8 Cabrenti, L'assassinio del campione, Milano, Attualitā, 1939, p. 7.
9 Ibid, p. 11.
10 Ibid., p. 30.
11 Ibid., p. 12.
12 Ibid., p. 43.
13 Ibid., p. 60.
14 Ibid., p. 15.
15 Ibid., p. 31.
16 Ibid., p. 11.
17 Ibid., p. 54. Nel romanzo L'osteria della fame (Milano, Attualitā, 1938), Brighenti scrive un'appassionata ricostruzione della battaglia (p. 192) e dedica pagine impregnate d'orgoglio patriottico anche in Un mistero alla "Mille Miglia" (Milano, Attualitā, 1940). Scrive, ad esempio: "All'ombra della grande Torre gloriosa, su quei colli sui quali pareva vagassero ancora i grandi fantasmi di coloro che all'Italia avevano dato la prima grande vittoria della sua storia moderna" (p. 51).
18 Ibid., pp. 7-8.
19 Ibid., pp. 38-39.
20 C. Brighenti, Un mistero alla "Mille Miglia", Milano, Attualitā, 1940, pp. 7-8.
21 C. Brighenti, L'osteria della fame, Milano, Attualitā, 1938, pp. 169-170.
22 E. Radius, Autarchia ed etica del romanzo giallo, cit.
23 Cabrenti, L'assassinio del campione, cit., p. 26.
24 Ibid., p. 27.
25 C. Brighenti, L'osteria della fame, cit., p. 197.
26 Ibid., p. 198.
27 Ibid., p. 200.
28 R. Natoli, Il mistero del poligono, Firenze, Nerbini, 1943, pp. 95-96.
29 R. Natoli, Il marchio di Giuda, Firenze, Nerbini, 1941, p. 45.
30 Ibid., p. 45.
31 Cabrenti, L'assassinio del campione, cit., pp. 9-10.
32 R. Natoli, Il mistero del poligono, cit., p. 155.
33 R. Natoli, Il marchio di Giuda, cit., p. 44.
34 R. Natoli, Il mistero del poligono, cit., pp. 71-72.
35 R. Natoli, Il marchio di Giuda, cit., p. 53.
36 R. Natoli, L'uomo e la folla, Firenze, Nerbini, 1941, p. 8.
37 Ibid., p. 9.
38 Ibid., p. 43.
39 L. Rambelli, Storia del "giallo" italiano, cit., p. 114
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