il gusto dell'inattuale il gusto dell'inattuale il gusto dell'inattuale  
 
 
 

inattuale.jpg (4821 byte)

Acquabella

di Hilarius Moosbrugger

 
 

A Milano, l’Acquabella, è oggi una parte della città. A Est verso Linate. Un tempo era campagna ricca di rogge, fontanili, marcite. Da qui il nome.
E’ una località, ma è anche un simbolo per Franco Loi e accomuna in lui il gusto per i luoghi e l’amore per l’acqua, metafora di poesia.

Franco Loi è genovese, vive a Milano da più di sessant’anni e con una straordinaria sensibilità ha assimilato la lingua milanese, il dialetto. E in dialetto scrive le sue poesie formate da immagini di città, ricordi, natura, dolore, male, energia e preghiere.
Il titolo della sua raccolta più recente è, appunto, ‘Acquabella’.

I dialetti non sono una storpiatura della lingua, sono altre lingue. L’Italia ne ha tanti a dimostrazione della grande diversità delle sue contrade.
Sono lingue popolari, si capisce, ma capaci di esprimere sentimenti e idee, cose e colori e odori meglio della lingua colta. Il sapore delle parole dialettali porta così vicino alla vita di tutti che immediato è il ritrovarsi a condividere i significati, ma anche a scoprire, meravigliati, le bellezze insospettate.

Loi ha una lingua forte e dolcissima. Il fatto che lui traduca in italiano le sue poesie aiuta, soprattutto però, fa capire quale ricchezza propone l’originale, in dialetto.


Franco Loi
Acquabella
Interlinea Edizioni. Novara, 2004.

 

 
 

18/09/05

 

Se sei interessato alla lettura del libro, prova a cercarlo  QUI

logo maremagnum.gif (2485 byte)MARE MAGNUM LIBRORUM


 
 

HOME

Società

Politica

Arti visive

Lettura

Scrittura

Punto rosa

Legalità

Paesi in guerra

Mondo