agli incroci dei venti:  il gusto dell'inattuale

 


 

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'Libri sul lavoro' di Primo Levi
di Hilarius Moosbrugger

Primo Levi ha una ripresa di notorietà. E’ un’ottima cosa, visto il valore dell’autore. Vengono però riproposte le opere che hanno a che fare con il suo essere ebreo, la prigionia, il ritorno a casa.
Vorrei invece, dire di due libri di cui si scrive meno e a me paiono capolavori ‘Il sistema periodico’ e ‘La chiave a stella’.

In questi testi Levi esplora il mondo del lavoro, suo, e di altri che sono in relazione con lui.
Levi era chimico e la chimica gli offre molti spunti per raccontare dei fatti, ma, soprattutto, esplorare dei ‘perché’.
E’ difficile trovare un autore che si chieda i perché delle cose, li trovi e ne parli. Primo Levi è di questi. Si tratti di parole, metalli, materiali o persone, Levi ha la predisposizione a indagare, ragionarci sopra e interpretare. Lo fa con la precisione che deriva dalla sua scienza, ma con una passione e umanità che lo porta alla poesia.

Non è per imparare che si leggono questi libri di Levi, o solo implicitamente c’entra l’istruzione. E’ piuttosto per partecipare al dono che l’uomo ha di investigare la realtà, cercare risposte e, allo stesso tempo, trasformarla in esperienza di vita.


Primo Levi
Il sistema periodico Einaudi
La chiave a stella Einaudi
 

 

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agli incroci dei venti, 17 aprile 2007

 

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