agli incroci dei venti


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Prime pagine
a cura di Gianfranco Fabbri

 

Luca Ariano è un giovane autore “in crescita”. Dopo la pubblicazione della sua seconda raccolta, “Bitume d'intorno”, al cui interno sperimentava un dettato duro e spigoloso (anche se ricco di buone premesse), egli sta attuando oggi un netto cambio di registro: il linguaggio usato in questi tre inediti che ci ha inviato è più scorrevole, rispetto al recente passato, e le immagini relative appaiono duttili e stese sul banco del “Reale”; come dire: più in pace con se stesse. La connotazione geografica rimane però una costante puntigliosa: Ariano, infatti, non si stanca di vivere il micro cosmo del proprio bacino esistenziale, diviso com’è tra la Lomellina (terra quasi nativa) e l’Emilia di Parma (dove egli lavora). La svolta di Luca conduce in porto il discorso amoroso e di formazione. Da lui ci attendiamo una definitiva sistemazione del campo tematico, dove il sentimento dovrà venire ai ferri corti con i temi più generali dell’uomo.





Cielo a scacchi

Hai messo troppa carne al fuoco
e ti sei scottato:
con le dita grigliate osservi
il cielo a scacchi.
Saresti voluto andare con la maestrina
di San Polo per boschi e prati
a caccia di muschio e gnomi:
in quelle strade di Reggio,
in quel cinema Arci-Dessay
o nel parcheggio della caserma
si aspettava un tuo gesto.
Sei rimasto come imbambolato
a starnutire sulle scale,
al passo d’un gatto, nel ricordo
del tepore d’un caminetto.
Il freddo spalma le sue vie
e s’è fatta l’ora d’allungare il passo
prima che le polveri impestino la pianura.



Incravattato


“…Così io vedo le fedi alle dita di due
che Porco Giuda potrei essere io qualche anno fa!”

Max Pezzali



Passeggiando su crakers di foglie
per Viale Martiri della Libertà
tra edifici liberty
che mai saranno la tua casa;
forse un qualche appartamento
per studenti o un monolocale
d’affitto a incravattarti l’aria.
Sta già cercando un posto letto
a Novara… è andata a vivere
con un avvocato piemontese…
a sciacquarsi la coscienza a Firenze
… l’ultima volta l’hanno visto
sul lungomare di Viareggio.
Si stringono le strade d’Emilia,
si spengono semafori e s’accendono
nuove rotatorie e quei jeans stretti
di ricci raccolti non li hai riconosciuti:
da dove venivano quelle ciglia assonnate,
piedi pestati e mollette scricchiolanti?
Forse dalla valle del Taro
o da qualche comunello pedemontano,
l’acqua odora di calcare
e lontano ardono periferie
mentre preghi la tua cattedrale simoniaca.


Ágape

Chiuso dietro la scrivania
a filtrare di straforo la luce
delle giornate:
fuori si scrostano affreschi
e s’abbattono secolari palazzi
per edificare muri a quattro stelle.
Sotto quel portico fatiscente
tra gli ultimi spruzzi di calore
e semi secchi di studenti
la tua tempestiva dichiarazione
cinque anni dopo davanti a risa
e galeotti versi.
Traversata la Lorenteggio
- le ciglia ancora posate sulla targa
degli angeli –
nel controviale baldracche e trans
sugli usci di palazzoni a trafiggere la notte.
Forse un qualche giorno dopo
ad un ágape paesana si griglierà il sapore
di salamella ed ancora in testa
una ciumachella.






Luca Ariano è nato nel 1979 a Mortara, ma vive tra Vigevano e Parma. Ha pubblicato nel 1999 la raccolta di poesie Bagliori crepuscolari nel buio presso la casa editrice Cardano di Pavia.
Numerose sue poesie sono apparse su riviste tra cui La Clessidra, Il Foglio Clandestino, Ciminiera e siti letterari in internet tra cui Frontiere, Faranews e FuoriCasa.Poesia e su antologie tra cui
Oltre il tempo. Undici poeti per una Metavanguardia, curata da Gian Ruggero Manzoni per le Edizioni Diabasis (2004) e La coda della galassia, a cura di Alessandro Ramberti, Fara Editore (2005). Collabora con il sito internet Pagina Zero, Il Foglio Clandestino e La Clessidra; è tra i redattori della rivista Ciminiera. Nel 2005 è uscita la sua seconda raccolta di poesie Bitume d´intorno, con la prefazione di Gian Ruggero Manzoni, per le Edizioni del Bradipo di Lugo di Romagna.

 

 

 

La costruzione del verso & altre cose, 4 marzo 2006

 
 

 

 
 

agli incroci dei venti, 14 agosto 2006

 

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