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L'opera d'arte viaggia per posta

di

Luigi Impieri

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Ripartirà dal Pala De André di Ravenna in settembre 2003 l'evento artistico organizzato da Rosetta Berardi dal tema: LA MIA CASSETTA POSTALE.
La manifestazione che si svolgerà in concomitanza con la mostra filatelica nazionale Gifra , sarà aperta alla partecipazione di tutti i mail-artist i quali avranno tempo sino al 25 agosto per la consegna degli elaborati che dovranno essere spediti al seguente indirizzo: Rosetta Berardi via Pasolini 43 48100 Ravenna - ITALY (Le opere non verranno restituite).
Certo qualcuno si chiederà cos'è Mail Art?

 

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Vittore Baroni

 

Storicamente il punto di partenza è rappresentato dall'anno 1962, quando l'americano Ray Johnson lanciò l'iniziativa, che, come spesso accade in arte, ha ulteriori radici che affondano ad esempio nel Futurismo, specie per l'implicazione che quest'ultima esperienza d'avanguardia artistica ha avuto col processo dinamico del movimento.
E' infatti il movimento, il motore che anima la Mail Art che non è uno stile teso a raccogliere insieme le opere di un gruppo unito da un unico spirito, artistico-storico-filosofico, ma al contrario un processo artistico attraverso il quale il mail artist comunica diversa-mente (eterogeneamente) con altri compagni di viaggio e con lo scopo di far arrivare a destinazione l'opera d'arte.
Chiunque dunque da ogni parte del mondo potrà partecipare all'evento liberamente, senza vincoli stilistici né selezioni da parte di critici o galleristi.
Spesso gli artisti produttori dell'opera d'arte non si incontreranno mai se non tramite le loro opere che saranno riportate nel catalogo che le raccoglierà insieme.
Metodo vuole, far stare fermo sul luogo della produzione l'artista che invece si adopererà nel far viaggiare il proprio prodotto spedendolo per posta.
Quindi "Opera Aperta" la Mail Art, nel senso che al suo arrivo a destinazione essa subirà il processo e l'intervento inevitabile della burocrazia postale fatta di timbri e visti ma anche di diverse manipolazioni fisiche non ultime quelle del portalettere che consegnerà l'opera fra le mani del destinatario il quale sarà l'artefice della sua "decontestualizzazione" da messaggio in Opera d'Arte all'atto dell'allestimento finale.
Ma la prima fase espositiva si svolgerà durante il processo di tale decontestualizzazione ancor prima della data ufficiale d'inizio dell'evento artistico.
Essa avverrà in itinere all'interno di un viaggio "in progress" in cui l'Opera sarà visibile, in esclusiva, potremmo dire per gli addetti degli uffici postali.
Luogo inoltre dell'intervento artistico sarà non più quello canonico della tela o di superfici affini ma l'involucro da spedire.
Contemporaneamente l'artista potrà procedere in un'esecuzione in cui le tecniche da utilizzare potranno essere molteplici dal collage al ready-made ma senza alcuna possibilità d'escludere la grafica.
Infatti impossibile sarà per l'artista evitare di inserire nella propria Mail Art, l'indirizzo del destinatario, il nome del mittente o gli eventuali saluti di rito.

 

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Luigi Impieri  

 

 

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