di Lucia di Maio già pubblicato sulla rivista Wuz anno I n° 2
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Il Convegno, Rivista di Letteratura e di arte diretta dallo scrittore Enzo Ferrieri, pubblicò nei fascicoli 4 e 5 del 25 aprile e del 25 maggio 1931 un altro inedito sveviano postumo, la commedia in tre atti Un Marito. Nel 1931 sempre Morreale pubblicò in una piccola brossura in ottavo, primo seppur carente tentativo di bibliografia: Italo Svevo e la critica mondiale. Breve riassunto delle critiche 1929-31 con introduzione di Giulio Cesari (giornalista redattore de L'Indipendente amico di Svevo). Il volumetto contiene indicazioni delle traduzioni e cenni di critiche apparse in vari paesi. Via via altre commedie videro la luce: Il ladro in casa. Scene della vita borghese, a Trieste nel 1933, pubblicato dalla Società Editrice Mutilati e Combattenti e tratto dal periodico Porta Orientale (con prefazione non firmata) e L'avventura di Maria nel numero monografico de Il Convegno nel giugno del 1937. Nel dopoguerra -mentre ormai numerosissime sono le traduzioni e mentre si moltiplicano gli studi critici- Bruno Maier preparò e corredò di un lungo fondamentale saggio introduttivo la prima edizione delle opere. L'editore Dall'Oglio, divenuto titolare dei diritti, diede alle stampe il primo volume nel 1954; seguiranno cinque edizioni fino all'opera omnia del 1966-1961. Come noto la stesura di alcuni pezzi teatrali impegnò all'esordio, lasciandolo perennemente insoddisfatto, il giovane Schmitz e tuttavia gli atti unici e le commedie costituiscono un elemento non secondario per chi voglia comprendere appieno la poetica dell'artista triestino. Bene fece dunque il fine studioso Umbro Apollonio a curare il bel volume di teatro sveviano uscito nel 1960 nei Quaderni dello Specchio. L' Apollonio del resto aveva già provveduto, sempre per Mondadori, alla preparazione del volume di scritti editi ed inediti, nel 1949, con il titolo del Corto viaggio sentimentale e altri racconti inediti.. Le ricerche si fecero più approfondite tanto che nel 1954, uscirono nei Quaderni dello Specchio anche gli articoli pubblicati da Svevo sul quotidiano triestino L'indipendente fra il 1880 e il 1919 con un diverso pseudonimo: Ettore Samigli.(Saggi e pagine Sparse). Ettore Samigli e non Schmitz. Nella prefazione de Il ladro in casa si sostiene che Svevo avesse affermato: "mi faceva compassione quel povero i fracassato tra tante consonanti". Un cenno particolare merita Lo Zibaldone piccola coraggiosa casa editrice con sede a Trieste, diretta da Anita Pittoni (sono ben noti i suoi volumetti con le opere di Saba, Giotti, Slataper ed altri). Ad Anita Pittoni si deve anche la pubblicazione delle memorie di Livia Veneziani Svevo: Vita di mio marito con inediti di Italo Svevo. Uscì nel 1950 in 350 esemplari numerati oltre a 25 ad personam. Seguirà nel 1958 una nuova edizione con altri inediti "con la stesura di Lina Galli", poetessa istriana, in 900 esemplari e con 40 tavole fotografiche. Nel 1962 divenne disponibile anche il Diario per la fidanzata a cura congiunta di B. Maier e Anita Pittoni con introduzione del primo cui si devono anche le Lettere alla moglie uscite nell'anno successivo. Particolare fascino caratterizza il carteggio fra Ettore e il fratello Elio, morto giovanissimo e oltre misura adorato: fu pubblicato nel 1973 come volume di complemento dell'edizione Dall'Oglio a coronamento del poderoso lavoro di B. Maier. ( a cui rinviamo per la ricca bibliografica, Romanzi, secondo tomo, in calce). Al raffinato Vanni Scheiwiller si deve un prezioso volumetto uscito nel 1953 nella consueta collana del Pesce d'Oro per il venticinquesimo della morte: con la prefazione di Eugenio Montale appare la corrispondenza fra Svevo e i "francesi" (Corrispondenza con Valery Larbaud, Benjamin Cremieux e Marie Anne Comnène). Le edizioni originali (non postume) degli scritti sveviani, anche per la fortuna tarda dell'opera complessiva, sono tutte di grande rarità e di non poco costo; specie all'estero (ma non solo all'estero) i collezionisti più esigenti se li contendono con passione. Del resto ogni raccolta non può certo dirsi completa se mancante dei tre pilastri su cui si fonda la recente narrativa italiana per giudizio ormai (finalmente) unanime. Italo Svevo insoddisfatto ma quieto borghese, onorato, come direbbe Attilio Bertolucci di appartenere alla sua classe "con qualche dubbio naturalmente", si sarebbe rallegrato di un ultimo volume che vogliamo citare a conclusione di questo breve scritto. Giovanni Mardersteig.preparò con i suoi caratteri esclusivi e con il torchio a mano, nel 1964, 119 esemplari di Senilità.. Uscirono nella famosa collana " Cento amici del libro" con 10 litografie firmate da Giacomo Porzano. |
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