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Una morte annunciata

di

Luigi Impieri


Considerato il periodo natalizio, parlerò, questa volta, di un dipinto che riprende il tema della Natività e precisamente de: La Madonna con il Bambino, realizzata dal pittore veronese Francesco Bonsignori.

L’opera, anche se non eccellente, dal punto di vista stilistico (il periodo in questione, il Rinascimento, era invaso da grandi maestri i quali realizzarono, su questo tema, pregevoli composizioni), presenta alcuni aspetti interessanti.Innanzitutto possiamo osservare, che la Madonna tiene le mani giunte in direzione dei genitali scoperti del Bambino (dormiente?), il quale é seminudo e si trova sdraiato su una base di legno o pietra, in un luogo imprecisato.E’ questo un dipinto dichiaratamente simbolico, infatti qui,la nudità della sfera sessuale, rappresenta l’incarnazione di Dio che si fa uomo attraverso il Figlio.

Abbiamo inoltre più di un motivo per pensare che la lastra

sulla quale in realtà é poggiato il Bambino sia in pietra e

non in legno e potremmo anche supporre che la composizione dell’artista si riferisca più all’evento della morte del Cristo che non alla sua nascita.

Ci sono infatti notevoli affinità tra la lastra dipinta dal Bonsignori e quella che Andrea Mantegna rappresentò nel

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Francesco Bonsignori, Madonna con il Bambino, 1483,

Museo di Castelvecchio, Verona.

 

"Cristo Morto" ( opera quest’ultima considerata un capolavoro non solo di virtuosismo prospettico, destinata ad essere collocata ai piedi del monumento sepolcrale dl pittore, nella cappella appositamente allestita in Sant’Andrea a Mantova).

Osservando bene le due opere, possiamo notare che la lastra è colorata di rosso e presenta striature bianche, causate dalle lacrime versate dalla Madonna piangente e che secondo quel che narrano le sacre scritture, dovrebbe rappresentare la veneratissima "Pietra dell’unzione" (una delle più sacre reliquie della cristianità che, fino al sec. XII, si trovava nella Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme ma della quale oggi si sono perse le tracce; esiste oggi, solo una copia che si trova collocata sulla strada tra il Santo Sepolcro e il Calvario) su cui fu collocato Cristo dopo la deposizione dalla croce al momento di essere unto prima di venire avvolto nel sudario ed essere sepolto.

Nel Cristo Morto che abbiamo citato prima, la scena del pianto della Madonna e delle sue lacrime che venano la pietra di bianco è messo in perfetta evidenza dal Mantegna,

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Andrea Mantegna, Cristo Morto, datazione incerta, (1500?)

Pinacotca di Brera, Milano

Il dipinto di Bonsignori, quindi è concepito sulla base dell’utilizzo di una figura retorica, la Prolessi: l’artista ha voluto così, rappresentare un evento, il cui finale tragico è già anticipato.

Come ha già riferito lo storico dell’arte, Federico Zeri: "Noi abbiamo qui la Madonna con il Bambino ancora piccolo; ma il Bambino dorme nella stessa posizione del Cristo morto dopo la passione".

In qualche modo è come se in un unico dipinto, Francesco Bonsignori, avesse voluto risolvere l’intera parabola della vita di Cristo.


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Luigi Impieri  
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