Gian Ruggero Manzoni Il morbo Da una pagina vera e violenta di storia risorgimentale romagnola, un romanzo vero intorno a passioni e ideali forti: patria, libertą, politica, ragione e Dio. |
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Presentazione
Siamo nella prima metą dellottocento: una Rio de Janeiro avvolta dal sole arido e colpita dal pił grande dei mali, la peste, il "morbo". Un giovanissimo prete percorre il mercato cittadino per portare lestrema unzione a Luigi Compagnoni, vecchio rivoluzionario italiano, venduto come schiavo insieme ai sopravvissuti di una colonia di patrioti romagnoli, per ordine della Santa Sede, allimperatore del Brasile. Lanziano uomo, ormai devastato dalla peste, racconta della sua vita, dei suoi compagni di Ravenna, Bagnacavallo, Cervia, Rimini, Cesena, Forlimpopoli, che dal 1837 al 1848 lottarono in Brasile e in Uruguay al fianco dei "senza terra", dei gauchos, dei contadini, dei minatori e dei "religiosi cattolici in frontiera". Rivoltosi durante i moti risorgimentali del 1831, condannati a morte dal tribunale speciale dello Stato Pontificio erano stati venduti dal papato allimperatore del Brasile Pedro I, con la mediazione del cardinale primate, quali galeotti da sfruttarsi per la colonizzazione del Mato Grosso e dellAmazzonia. In una strettissima unitą di tempo luogo e di azione (Compagnoni, la sua campagna, un frate, una povera stanza impregnata di morte) trascorrono vent'anni, interrotti da pochi serrati dialoghi. Un flusso orgoglioso di coscienza, di vita, di libertą
Gian Ruggero Manzoni Il Morbo DIABASIS. Reggio Emilia, 2002. Formato 13 X 21 pp. 162.
Nato in Romagna nel 1957, vive tra S. Lorenzo di Lugo (RA), Grottammare (AP) e Monaco di Baviera. Poeta e narratore ha pubblicato fra gli altri, con Feltrinelli, Scheiwiller, Il Saggiatore, Pesta duro e vai tranquillo, Il dolore, Caneserpente. Con Gianni Celati ed Ermanno Cavazzoni ha collaborato alla realizzazione dellalmanacco Il semplice, pubblicato da Feltrinelli |